Novità in agricoltura: incontro
al Consorzio Agrario di Cremona

La politica agricola europea, ma anche il quaderno di campagna digitale, è la nuova tematica del carbon farming, un modo innovativo di fare agricoltura per catturare l’anidride carbonica emessa in atmosfera e stoccarla nel suolo.
E’ stato un momento informativo e di aggiornamento quello organizzato dal Consorzio Agrario di Cremona nel pomeriggio di lunedì, dedicato alle novità nel settore primario a livello nazionale e non solo.
Diversi gli operatori, agricoltori e allevatori è arrivati nella sede di Malagnino per un evento che ha visto un ospite d’eccezione: il relatore è stato infatti Angelo Frascarelli, docente di economia e politica agroalimentare dell’università di Perugia, nonché uno dei massimi esponenti dell’ambiente.
“Abbiamo parlato, innanzitutto – ha commentato Frascarelli – del terzo anno di applicazione di questa PAC, iniziata il primo gennaio 2023 e che durerà fino al 31 dicembre 2027; c’è poi un grande interesse per il cambiamento del ‘quaderno di campagna’, che con dal prossimo anno diventa telematico. Ultimo tema affrontato quello del sequestro di carbonio, o “carbon farming”: si tratta di una prospettiva interessante per gli agricoltori, perlomeno a medio termine, a 2-3 anni”.
Il settore agricolo è oggi tra quelli dove i cambiamenti sono all’ordine del giorno; rimanere quindi al passo con i tempi diventa quindi necessario per capire fino in fondo rischi e opportunità.
“Ci sono vari rischi nell’agricoltura – ha proseguito il professore – il primo è sicuramente l’incertezza climatica, che sta creando problemi al reddito delle nostre imprese. L’altro rischio è l’incertezza di mercato, come si è potuto notare dall’andamento dei prezzi di latte e cereali; la terza problematica, ancora rilevante, infine è quella della reperibilità di mano d’opera. Su questi tre aspetti si deve concentrare la strategia di un imprenditore”.
“Bisogna rimanere al passo – ha aggiunto il vicepresidente del Consorzio Agrario di Cremona Sandro Berti – questa giornata è formativa e informativa, prima di tutto per noi e poi anche per gli agricoltori e gli allevatori; l’obiettivo è quello di dare delle soluzioni e tramutarle noi da una proposta commerciale. Stiamo portando avanti un progetto che si chiama “Lattogeno Farm”: 40 milioni di investimenti, una ferrovia che entra nel nostro mangimificio che ogni anno fa 4 milioni e mezzo di quintali; tutto questo per dire noi andiamo avanti e diamo sempre delle soluzioni innovative”.
Andrea Colla