Cronaca

Non era infermiere professionale
Condanna per 80enne toscano

Era un infermiere generico non iscritto all’Albo dei professionisti, ma per l’accusa si era fatto passare come tale. Per tentato esercizio abusivo della professione, oggi il giudice ha condannato un 80enne toscano ad una pena di quattro mesi. Il pm, invece, ne aveva chiesti otto, più 10.000 euro di multa, per il reato consumato.

Tra il maggio e il settembre del 2021, in piena pandemia, l’uomo, ora in pensione, ma per anni infermiere generico in servizio all’ospedale di Viareggio, era arrivato a Cremona, una delle città più colpite dal Covid, per dare una mano in seguito ai numerosi appelli dovuti alla mancanza di personale infermieristico. A Cremona aveva prestato la sua opera in tre comunità.

“E’ vero”, ha ammesso l’avvocato difensore Serena Fivizzoli, del Foro di Lucca. “Il mio cliente ha attestato falsamente di aver conseguito la qualifica e di essere iscritto all’Albo, ma si è sempre limitato a fare medicazioni e bendaggi, tutte quelle attività che un infermiere generico comunque poteva fare. Non ha compiuto alcun atto che richiedesse la tipicità dell’infermiere professionale. Il mancato possesso della qualifica non integra il reato di esercizio abusivo della professione. In quel periodo si era in emergenza, e lui si è messo a disposizione e ha dato un apporto notevole  che può solo essere degno di considerazione”.

Il legale ha anche sottolineato la mancanza di danni o di parti offese relativamente al fatto di non aver dichiarato di non essere iscritto all’Albo.

La motivazione della sentenza di condanna del reato, ritenuto dal giudice non consumato, sarà depositata entro 60 giorni.

Sara Pizzorni

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