Tavolo sul Turismo "Io Ci CRedo"
Paolo Rizzi (Cattolica) team leader

Prosegue il cammino del Masterplan 3C, dopo i numerosi tavoli di lavoro, definiti Cantieri dall’associazione temporanea di scopo “Io Ci CRedo”, oggi in Provincia si è parlato di identità e marketing territoriale. L’obiettivo è rafforzare l‘immagine e la riconoscibilità del territorio cremonese, attraverso due direttrici principali: da un lato la promozione turistica, dall’altro l’attrattività territoriale finalizzata all’insediamento di nuove imprese e investimenti. Alla presenza dei comuni della provincia oltre che ai rappresentanti delle associazioni di categoria.
Per questo cantiere è stato nominato come team leader Paolo Rizzi, professore dell’Università Cattolica, presente in collegamento. A fare il punto è il presidente della Provincia di Cremona, Roberto Mariani: “Questo è uno dei cantieri che hanno lavorato di più in maniera molto proficua negli anni scorsi. Quindi questo settore ha già prodotto parecchio lavoro. Sicuramente ci saranno delle proposte nuove.Quella di oggi è la seduta di reinsediamento di questo cantiere, vogliamo come prima cosa fare il bilancio di quanto fatto fino ad ora e poi organizzare il futuro”.
Il futuro va organizzato, ma ci sono le idee, spiega Mariani: “Diciamo che questa è l’ultima tappa del primo giro dei cantieri, poi dopo inizieremo ovviamente con il secondo giro, che ci dovrà portare all‘assise che avremo il 17 di ottobre, quando avremo gli indirizzi di cosa dobbiamo mettere a terra per lo sviluppo del territorio”.
Il professor Rizzi, collegato in videoconferenza, ha offerto una prima lettura del contesto attuale: “Cremona vive una fase delicata ma ricca di potenzialità. La struttura organizzativa turistica è ancora fragile, ma sono state gettate basi importanti con la costituzione della DMO. L’Italia sta vivendo una forte crescita dei flussi turistici: il nostro compito è farci trovare pronti, valorizzare le eccellenze locali e attrarre nuovi investimenti”.
Nel corso dell’incontro è intervenuto anche Stefano Soglia, che ha presentato le linee guida di Visit Cremona – Tales of Italy, illustrando le potenzialità del territorio e i nuovi progetti speciali che verranno sviluppati nei prossimi mesi: dal “turismo caseario” legato alla filiera del latte e delle eccellenze lattiero-casearie, fino ai percorsi “delle cascine” e all’iniziativa “Ancient Stones”, dedicata alla valorizzazione dei borghi storici.
Il Cantiere 1 si conferma così una delle anime più vitali dell’ATS “Io Ci CRedo”, con l’ambizione di costruire – attraverso il confronto tra istituzioni, enti locali, imprese e cittadini – un’offerta turistica integrata, sostenibile e fortemente identitaria.
Dopo l’intervento di Stefano Soglia, il presidente della Provincia Roberto Mariani ha dato la parola ai presenti, a partire da Luca Burgazzi, assessore al Turismo del Comune capoluogo. Burgazzi ha ribadito il valore strategico del progetto per tutta l’area: “Dopo due anni di avvio, condivisi con l’ex assessore Barbara Manfredini, è arrivato il momento di fare un salto di qualità. Abbiamo una struttura, un’analisi, un pensiero: ora è il tempo di dare gambe a questo percorso, grazie all’impegno di tutti coloro che intendono salirci a bordo. Le progettualità interessanti non mancano, ma serve uno sforzo condiviso anche in termini di risorse. Stiamo finalmente ragionando come territorio e come provincia, possiamo iniziare a finanziare le attività in modo graduale, in base alle disponibilità dei singoli enti”.
L’assessore ha inoltre evidenziato l’importanza di interloquire con Regione Lombardia per sollecitare una legge quadro sulle DMO: “Altre province si stanno muovendo in questa direzione. Dal nostro territorio può partire la proposta di mettersi a sistema, aiutando concretamente gli operatori. È un tema che possiamo portare ai nostri consiglieri regionali, di diversi schieramenti, affinché venga inserito nel nostro percorso. Alcuni dati, inoltre, potrebbero essere costruiti e condivisi insieme alla Regione, che può farsene carico”.
Anche l’assessore Giorgio Cardile, in rappresentanza del Comune di Crema, ha sottolineato l’importanza della partecipazione attiva di ogni ente locale: “La DMO è in continua evoluzione e può essere stimolata da nuove proposte. Per un Comune come Crema, che ha dimensioni più contenute e strutture organizzative limitate, ci sono comunque opportunità da cogliere, legata anche alla formazione e allo sviluppo di competenze. Stiamo lavorando con i Comuni del territorio su progetti di cicloturismo e sulla valorizzazione delle peculiarità locali, come le cascine e il patrimonio agricolo. È chiaro che i Comuni più grandi abbiano maggiore capacità attrattiva su scala nazionale e internazionale, ma il Comune di Crema crede fortemente in questo progetto e intende continuare a fare la propria parte”.
A chiudere la serie di interventi degli amministratori locali è stato Marco Micolo, assessore del Comune di Casalmaggiore, che ha portato l’esperienza concreta di un territorio che ha saputo riaccendere l’interesse attorno al turismo: “Nel nostro Comune si è cominciato a parlare davvero di turismo. In un anno di lavoro della DMO sono arrivate anche sollecitazioni dalle minoranze consiliari e si sono concretizzate azioni importanti: siamo riusciti a riaprire l’Infopoint, che sarà pienamente operativo a breve, e dal primo maggio entrerà in vigore la tassa di soggiorno, destinata a finanziare le attività turistiche locali. Lavoriamo anche in rete con altri Comuni, anche al di fuori della provincia: stiamo progettando pacchetti con motonave e degustazioni di vini, da proporre con cadenza periodica. Questo risveglio d’interesse era necessario: il nostro territorio ha potenzialità enormi”.
Dopo gli interventi degli assessori, ha preso la parola Marco Cavalli, in rappresentanza di CNA, sottolineando come l’attività del Cantiere abbia generato ricadute concrete: “Questa azione ha fatto scaturire altre azioni. Le imposte di soggiorno introdotte a Crema e Casalmaggiore sono una novità significativa. Ora è tempo di compiere un passo in più: servono azioni di marketing territoriale, anche attraverso la partecipazione a manifestazioni fieristiche, in una logica di vera integrazione. La provincia di Cremona, vista da fuori, può apparire microscopica, ma in realtà è un territorio ricco di bellezza e di attrattive. Questo cantiere ha saputo mettere attorno allo stesso tavolo realtà che ci credono davvero: auspico che si prosegua sempre più in questa direzione, coinvolgendo le amministrazioni pubbliche e la Camera di Commercio. È arrivato il momento di un salto ulteriore”.
A portare il saluto della Camera di Commercio è stato il funzionario Ilaria Casadei, dell’ufficio promozione, che ha ribadito l’impegno dell’ente e portato i saluti del segretario generale Giandomenico Auricchio.
In chiusura, il professor Paolo Rizzi ha espresso soddisfazione per l’incontro, sottolineando un aspetto particolarmente significativo: “Sono stati coinvolti giovani professionisti, una ricchezza enorme per il nostro territorio, che non dobbiamo disperdere”. Rizzi ha anche ringraziato Cavalli per “la spinta motivazionale” e rilanciato il ruolo fondamentale delle componenti economiche: “Ora è il momento che i privati entrino in gioco con decisione. La DMO ha visto il protagonismo delle istituzioni pubbliche, della Camera di Commercio, di Reindustria, dei Comuni. Adesso devono essere anche le imprese e le categorie economiche ad assumere un ruolo da protagonisti”.
Proprio per questo, ha anticipato che nel prossimo incontro del Cantiere – previsto tra un paio di mesi – verranno chiamate le associazioni di categoria per condividere le loro proposte e intenzioni. “Affronteremo il secondo grande tema del Cantiere, quello degli investimenti. Su questo fronte Reindustria potrà darci un supporto fondamentale. L’evoluzione della DMO passa anche e soprattutto dal coinvolgimento attivo del mondo imprenditoriale”.
Una proposta, quella del prof. Rizzi, accolta con favore dal presidente da Mariani, che ne ha riconosciuto non solo il valore strategico ma anche la necessità concreta. “Perché il futuro della promozione territoriale passa dal dialogo tra pubblico e privato, tra istituzioni e portatori d’interesse. E questo cantiere ne è la dimostrazione”.
LS