Temperature sotto la media e stop
termosifoni, ma c'è chi proroga

Anche a Cremona temperature più rigide della media stagionale in questi giorni e da ieri 15 aprile è scattato lo stop ai dispostivi di riscaldamento per tutta la provincia, che si trova nella fascia climatica E, così come definita da un decreto del Presidente della Repubblica del 1993.
A Casalmaggiore il sindaco Filippo Bongiovanni ha emesso un’ordinanza di proroga facoltativa di accensione del riscaldamento fino al 27 aprile, per massimo 7 ore al giorno. “Tenuto conto delle perduranti condizioni di basse temperature e delle proiezioni meteo dei prossimi giorni con le possibili conseguenze per le fasce più deboli della popolazione presso le proprie abitazioni – ha fatto sapere tramite la sua pagina Facebook – si dispone l’accensione facoltativa degli impianti termici di riscaldamento ai sensi dell’art. 5 comma 1 del D.P.R. 74/2013, autorizzando il funzionamento degli impianti stessi per un limite massimo di 7 ore giornaliere, nella fascia oraria dalle ore 5.00 alle ore 23.00”.
L’ordinanza invita inoltre la cittadinanza a limitare l’accensione nelle ore più fredde, ricordando l’obbligo di Legge di non superare la temperatura di 18°C+2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili e di 20°C +2°C di tolleranza per gli altri edifici.
Una decisione che è stata presa anche da altri sindaci di grandi città come Torino, ma non ad esempio, da Milano che, nonostante il maltempo e le piogge, ha deciso di non prorograre lo spegnimento degli impianti di riscaldamento, allo scopo di contenere i consumi energetici e ridurre l’impatto ambientale.