Lo Stradivari Golden Bell
al Museo del Violino e sul web

La tutela di un patrimonio inizia con la sua conoscenza e si consolida nello scambio di informazioni e nella relazione tra persone. Le collezioni del Museo del Violino affiancano agli strumenti del Comune di Cremona quelli affidati da Soci e prestatori privati: il privilegio del possesso trova declinazione positiva nella scelta della condivisione.
Il violino Golden Bell, 1668, della collezione Alago Familienstiftung, è esposto a Cremona dal 2019: non solo testimonia il lavoro di un giovane Antonio Stradivari ma, affidato a valenti solisti, è protagonista di concerti e audizioni.
Grazie alla collaborazione tra la fondazione Alago e il Museo, l’accesso allo strumento è garantito anche per via digitale, attraverso la tecnologia blockchain sviluppata dalla azienda Vountain, che permette di permette di creare un registro digitale immutabile per ogni opera d’arte. Questo registro può includere informazioni dettagliate sulla provenienza, i precedenti proprietari, i concerti, le eventuali indagini scientifiche e gli interventi di restauro.
A garanzia dei dati un sistema di gestione delle risorse indipendente, a prova di falsificazione e decentralizzato, che include un database di proprietà del cliente, che protegge la provenienza completa, tutti i dati in tempo reale. Ciò crea fiducia decentralizzata, trasparenza, legittimità, efficienza. Dopo la sperimentazione iniziale, al Golden Bell potrebbero aggiungersi nuovi strumenti esposti a Cremona.
“Affinché il Museo – osserva Riccardo Angeloni, conservatore delle collezioni – diventi volano di sviluppo, assumono rilievo strategico i percorsi di innovazione e inclusione. Le blockchain coniugano entrambi i valori. Si configura così un Museo Aumentato, capace di condividere conoscenze ed esperienze anche attraverso i canali digitali, diventando organismo vivo, vibrante di luoghi e comunità, di dati e azioni. In fondo, il futuro è un presidio culturale e lo si può immaginare solo dialogando con il passato”.