50° anniversario della
morte di Sergio Ramelli
Il 29 aprile 1975 Sergio Ramelli, appena diciottenne, fu vittima di un brutale atto di violenza a causa delle sue idee politiche.
A cinquant’anni di distanza, il suo ricordo rappresenta ancora oggi un monito sull’importanza della libertà di espressione e del confronto democratico. Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù, fu aggredito sotto casa da un gruppo di militanti di Avanguardia Operaia. Ricoverato in fin di vita, morì in ospedale dopo 47 giorni di agonia. La sua unica “colpa”: avere idee politiche di destra.
“Questo anniversario ci richiama al dovere morale di difendere la libertà di pensiero e di espressione, soprattutto quando le opinioni espresse sono diverse dalle nostre”, scrive in un comunicato Andrea Poggi, Presidente Fratelli d’Italia–Circolo di Cremona.
“Fratelli d’Italia Cremona ricorda Sergio Ramelli non solo come vittima – si legge nella nota stampa -, ma come simbolo della difesa dei valori democratici e del diritto a esprimere le proprie convinzioni in modo libero e pacifico. Rinnoviamo il nostro impegno a favore del libero confronto delle idee e del rispetto reciproco, pilastri essenziali di una società civile, libera e democratica”.