Dopo la coltellata, bar Dragone
chiuso per due settimane
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Il Questore di Cremona ha disposto la sospensione della licenza per la somministrazione di alimenti e bevande ai titolari del Bar Dragone, in viale Po, per motivi di ordine e sicurezza pubblica, “anche con la finalità di impedire – come si legge in una nota della Questura – attraverso la temporanea chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale”.
E’ la conseguenza di quanto avvenuto nel week end di Pasqua quando una discussione piuttosto accesa tra avventori – “tutti amici da 20 anni” avevano raccontato i testimoni – era degenerata prima in calci e pugni all’arredamento del locale e poi, da parte di uno dei coinvolti, in un accoltellamento all’addome ai danni di un altro litigante.
Nel corso della mattinata di oggi, il personale della Polizia di Stato di Cremona ha provveduto a notificare il provvedimento di chiusura del locale per 15 giorni, al proprietario dell’esercizio commerciale.
L’adozione del provvedimento è scaturita dall’attività di polizia giudiziaria effettuata a seguito del grave fatto di cronaca nella notte prima di Pasqua, quando si verificò una lite tra avventori del locale, nel corso della quale uno di essi fu accoltellato, riportando ferite che ne hanno richiesto il ricovero in ospedale.
Non è la prima volta che vengono prese decisioni drastiche nei confronti di questo locale, da sempre polo d’attrazione nel quartiere Po. A giugno 2016 era stato emesso lo stesso provvedimento (oltre che al bar Pablo di via Brescia) per la durata di sette giorni, in questo caso per ostacolare il costante assembramento di persone con precedenti e per ripetuti episodi di ubriachezza con conseguenti problemi di ordine pubblico.