Primo Maggio, a Crema il ricordo
del dramma sul lavoro di Soresina
Crema epicentro delle manifestazioni provinciali per il Primo Maggio, la Festa dei Lavoratori, con il raduno dei sindacati e delle autorità in piazza Marconi.
Almeno 150 i presenti, ad ascoltare i discorsi incentrati, come era prevedibile, sull’infortunio mortale di due giorni fa a Soresina in un cantiere edile dove ha perso la vita Moamen Khairy Selim Osman, 35enne di origine egiziana residente a Coccaglio.
Oltre ai rappresentanti sindacali, presente una vasta rappresentanza politica, a cominciare dalla Giunta Bergamaschi e da diversi consiglieri di opposizione e dai consiglieri regionali Matteo Piloni (Pd) e Riccardo Vitari (Lega).
I dati Inail del 2025 sono impietosi: nel sistema lavorativo si contano in media tre vittime al giorno. Al netto dei numeri, dietro ci sono persone che hanno perso la vita facendo il loro mestiere. I sindacati, Elena Curci di Cgil, Germano Denti di Uil e Ivan Zaffanelli di Cisl, hanno chiesto unione di intenti tra loro e le istituzioni, insieme al Governo, per cercare di superare e migliorare sensibilmente una realtà inconcepibile per un paese come L’Italia.
Non solo infortuni sul lavoro, ma anche precarietà, sfruttamento e fuga dei giovani per cercare miglior fortuna all’estero: nell’ultimo anno 191mila italiani hanno lasciato la nazione, è il numero più elevato degli ultimi venticinque anni. Al contrario, invece, lo sfruttamento è un trattamento che viene riservato ai migranti che raggiungono l’Italia e spesso vengono impiegati in luoghi di lavoro in condizioni estreme.
Riccardo Lionetto