Sicurezza, Loffi: "Attenzione a non
criminalizzare le marginalità"

Leggi anche:
La consigliera Pd Vittoria Loffi replica a distanza a Marco Olzi, capogruppo FdI, che ieri ha presentato una nuova interrogazione sulla questione della sicurezza urbana, tema che continua a generare dibattito e scontro. “Serve un cambio di passo? Certamente, ma prima ancora serve in termini collaborativi”, afferma.
“La sicurezza urbana non sarà una questione di destra o sinistra, come afferma il collega Olzi, ma pone un altro bivio: è una questione di prevenzione o una questione di repressione, spesso strumentale e propagandistica, che strizza l’occhio a un perenne stato di polizia in mancanza di una visione chiara?
“La prevenzione delinea una azione amministrativa ben chiara e concreta – diversamente da quanto viene spesso sostenuto – che si articola in interventi di prevenzione situazionale (illuminazione, videosorveglianza, manutenzione dello spazio pubblico, controllo del territorio da parte della polizia locale) interventi di prevenzione comunitaria (vitalità dello spazio pubblico, animazione, responsabilizzazione delle attività commerciali), interventi di prevenzione sociale e mediazione, soprattutto per quanto riguarda le forme di conflitto nello spazio pubblico alimentate da minori”.
“Bene che questa interrogazione di Fratelli d’Italia vada nella direzione della comprensione del fenomeno e del confronto tra le diverse parti coinvolte – fronte su cui il Comune lavora quotidianamente – ma si auspica che le richieste di ‘prevenzione e controllo’ avanzate non mascherino il noto programma d’azione da centrodestra basato sul sorvegliare e punire, come tante interrogazioni hanno dimostrato fino ad ora”.
Per la consigliera, attivista per i diritti civili e con un passato nel parito Radicale, rimane infatti il dubbio “su come possano coesistere, tra livello locale e nazionale, richieste di maggiori tutele per le categorie più vulnerabili che, contestualmente, diventano bersaglio di norme repressive in una vera e propria criminalizzazione della marginalità proposta oggi dal DL Sicurezza”.
“Serve collaborazione – conclude Loffi – e non è il Comune di Cremona a sostenerlo in maniera isolata, ma il Forum Italiano per la Sicurezza Urbana: è incontestabile il dato per cui gli enti locali siano in prima linea nella gestione delle crisi e della sicurezza, maturando di conseguenza una competenza senza paragoni. È, però, altrettanto innegabile che i Comuni, oggi, non dispongano di poteri sufficienti per far valere il proprio ruolo, che deve essere riconosciuto nei meccanismi di finanziamento e nella governance istituzionale. Serve il supporto di tutti, anche e soprattutto di chi – dato l’attuale gioco di maggioranze – può portare avanti un lavoro di advocacy e pressione”.