Quartiere centro, scintille
all'assemblea dei candidati
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Un’assemblea a tratti tesa quella che si è svolta a SpazioComune mercoledì pomeriggio per la presentazione dei candidati al Comitato di quartiere Centro. Non tutti erano presenti, ma numerosi sono stati i residenti, forse anche spinti dall’allarme sociale di questi ultimi tempi legati ad episodi di violenza.
Tra i candidati che si sono presentati, diversi volti noti della vita pubblica cittadina, come Adriano Bruneri (ex dirigente Cna) che a proposito della violenza giovanile ha suggerito di partire dai risultati del recente studio del Cersi – Cattolica per relazionarsi coi giovani e suggerire la creazione di nuovi modelli sociali. E poi Mario Vescovi, da poco in pensione dal Comune dove per tanti anni è stato dirigente del Settore Entrate. “Sarebbe molto opportuno – ha detto – che i comitati di quartiere partecipassero alla revisione del regolamento che l’amministrazione ha detto di voler avviare. Potrebbero diventare organismi che esprimono pareri sulle decisioni del consiglio.”
Hanno preso la parola tra gli altri Rita La Fata, Gabriele Zaneboni, Gianpaolo Ventura, Ilenia Di Paolo, ma l’intervento più acceso è stato quello di Roberto Vitali, in passato anche consigliere comunale, che ha lamentato il fatto che i comitati di quartiere siano spesso troppo consenzienti nei confronti dell’amministrazione comunale. “Il fatto che si siano candidate 20 persone è un’ottima cosa – ha detto – il momento è critico per la città. Il centro cittadino rappresenta una popolazione di circa 15.000 persone. Il sindaco Virgilio ha ragione a dire che queste elezioni non sono un referendum sulla Giunta, però sono qualcosa di determinante, far parte di un comitato di quartiere di 15.000 persone, non è cosa irrilevante.”
E poi l’attacco polemico verso la vicesindaco Francesca Romagnoli, che in questo periodo sta presenziando a tutte le assemblee: “Tanto di cappello per quello che ha fatto lei da presidente del suo quartiere, è stata bravissima nell’attivarsi in prima persona, trovare sponsorizzazioni per mettere insieme delle attività. È stata bravissima però qui, più che collaborazione con il Comune io vedo del collaborazionismo: cioè alla fine se tu fai il bravo con l’amministrazione, poi ha qualcosa in cambio” riferendosi anche alla nomina di Francesco Puerari, presidente di quartiere uscente, nel Cda di Aem.
“È stata un’assemblea che mi ha stupito – ha commentato alla fine la vicesindaco Romagnoli – Mi ha stupito perché ci sono tanti candidati, 20, ma mi hanno ricordato che la volta precedente erano 16: vuol dire che c’è un trend in crescita di partecipazione e di volontà di mettersi in gioco. Mi ha stupito perché c’erano tanti cittadini, qualcuno ha posto anche qualche domanda e qualcuno ha anche cercato di sedare gli animi rispetto ad alcuni attacchi e accuse da parte di un candidato in particolare.”
“Io ribadisco che non si parla di politica nel Comitato di Quartiere, non la si deve fare perché si rischia veramente di arrivare a incartarsi su se stessi, a non avere risposte. Essere da una parte o dall’altra dell’agone politico in questo momento non paga. Quello che paga è lo spirito di servizio, è il senso civico, quello che paga è il senso di comunità e la voglia di collaborare. Io spero che i nove candidati che verranno eletti nel Comitato di Quartiere-Centro siano tutti collaborativi in primis tra di loro e con la cittadinanza, anche perché la prima comunità è il Comitato di Quartiere.”
Giuliana Biagi