Riniti e rinosinusiti:
screening e valutazioni gratuite

Informare pazienti e opinione pubblica sui disturbi dell’olfatto per ridurne l’impatto sulla vita quotidiana, sensibilizzare sui rischi e offrire una valutazione gratuita da parte di specialisti in otorinolaringoiatria, questi i principali obiettivi della Campagna “Mettiamocilnaso”, presentata oggi a Roma in conferenza stampa e promossa dalla Società Italiana di Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale (SIOeChCF), con il patrocinio di FederASMA e ALLERGIE – Federazione Italiana Pazienti ODV e Associazione Nazionale Pazienti RESPIRIAMO INSIEME APS, organizzata da Sintesi education, con la sponsorizzazione non condizionante di Sanofi e Regeneron.
“Mettiamocilnaso”, l’evento nazionale di consulenze specialistiche gratuite per persone con disturbi dell’olfatto, prenderà il via dal 16 al 20 e dal 23 al 27 giugno in circa 30 Centri di Otorinolaringoiatria diffusi su tutto il territorio nazionale: da oggi 14 maggio 2025, fino a conclusione dell’evento, sarà disponibile un servizio di informazione e prenotazione attraverso il Numero verde 800 424140. Ogni paziente, inoltre, riceverà una guida informativa tascabile sui disturbi dell’olfatto e un questionario sullo svolgimento della consulenza e il gradimento dell’iniziativa. Tutte le informazioni sull’evento e sui Centri specialistici coinvolti sono disponibili sul sito www.mettiamocilnaso.it. È inoltre attiva una campagna Facebook a livello nazionale dedicata all’evento.
“I disturbi dell’olfatto – ha evidenziato il Prof. Marco Radici, Presidente SIOeChCF – sono piuttosto complessi da diagnosticare e da trattare a causa della iniziale sottovalutazione del problema, anche perché questi disturbi possono procedere in modo progressivo con periodi di stallo ai quali il paziente può adattarsi. Solo nelle fasi più avanzate l’iposmia assume dignità clinica e viene lamentata dai pazienti nel corso delle visite specialistiche. L’impatto dei disturbi olfattivi è molto rilevante anche sulla vita sociale e relazionale e, come tale, l’iposmia può essere considerata una vera e propria menomazione, nel panorama delle performance
individuali. È estremamente importante pertanto giungere ad una precisa diagnosi dei disturbi dell’olfatto al fine di mettere in atto provvedimenti terapeutici adeguati. Per tale motivo la SIO ha promosso la Campagna “Mettiamocilnaso” volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto dei disturbi olfattivi”.
La prevalenza dei disturbi dell’olfatto nella popolazione adulta, definiti anche “disfunzioni olfattive”, varia dal 9,5 al 15,3%, con un sensibile aumento nella popolazione anziana: tra i più colpiti, oltre la metà dei soggetti di età compresa tra 65 e 80 anni e più dei tre quarti degli ultraottantenni, in particolare di sesso maschile. Un’impennata dei disturbi olfattivi è stata registrata nel periodo Covid-19 (2020-2023) con reliquati ipo-anosmici (olfatto ridotto o assente) definitivi in ben oltre il 50% dei pazienti.

Si parla di anosmia in caso di incapacità di rilevare e identificare correttamente gli odori sulla base di appositi test olfattivi o di iposmia quando la perdita della funzione olfattiva è solo parziale. Esistono poi le disosmie, anomalie percettive degli odori che comprendono la parosmia, erronea percezione di un odore; la fantosmia, percezione di un odore in assenza di sostanze odorose; la pseudosmia, reinterpretazione fantasiosa di un odore.
Invecchiamento, riniti virali acute, riniti allergiche, rinosinusiti acute o croniche con o senza poliposi nasale, malattie endocrine, infezioni virali e traumi rappresentano le principali cause dei disturbi dell’olfatto e, attraverso una diagnosi tempestiva e accurata, è oggi possibile intercettarle e intervenire con un’adeguata terapia.
“Un’anamnesi dettagliata e un esame obiettivo – ha sottolineato il Prof. Marco De Vincentiis, Vicepresidente SIOeChCF – sono fondamentali per identificare possibili cause come rinosinusiti croniche, traumi o esposizioni a sostanze tossiche. In alcuni casi, può essere utile una valutazione allergologica o neurologica. In generale, è importante distinguere tra le disfunzioni quantitative (anosmia, iposmia) da quelle qualitative (parosmia, fantosmia), con un focus particolare sulle forme associate a COVID-19 e alle patologie neurodegenerative. È essenziale distinguere, inoltre, tra cause periferiche come ostruzioni nasali, infiammazioni, e centrali come patologie neurodegenerative o traumi cranici. Abbiamo strumenti efficaci che oggi consentono di diagnosticare i disturbi dell’olfatto, dai testi psico-fisici alla risonanza magnetica. Studi recenti hanno esaminato diverse terapie, tra cui l’allenamento olfattivo, corticosteroidi, insulina, plasma ricco di piastrine, chelanti del calcio, vitamine A e D e PEA-LUT con risultati variabili a seconda dell’eziologia. In particolare, i farmaci biologici sono un’opzione terapeutica per la rinosinusite cronica con poliposi nasale, poiché riducono l’infiammazione e tengono sotto controllo i sintomi”.
La percezione olfattiva ha un ruolo importante per la sopravvivenza; costituisce, infatti, un campanello d’allarme per eventuali pericoli o nella vita di tutti i giorni nel percepire un odore, attribuendo un giudizio di gradevolezza o sgradevolezza: “I disturbi dell’olfatto – ha precisato il Dott. Mario Picozza, Presidente Federasma e Allergie Odv – Federazione Italiana Pazienti – hanno un impatto significativo nella vita di chi ne soffre, sia nel normale svolgimento delle attività quotidiane, ostacolando la respirazione o influenzando negativamente il sonno solo per citare qualche esempio, sia sotto l’aspetto psicologico. L’olfatto, come il gusto d’altronde, oltre a regalarci piacevoli sensazioni sono i nostri sensori di difesa oltre che centri evocativi di nostalgie e ricordi”.
Da non sottovalutare, poi, il legame tra olfatto e memoria perché gli odori sono in grado di attivare la memoria episodica, un tipo di memoria a lungo termine che permette di ricordare eventi specifici e personali, accompagnati dal contesto spazio-temporale in cui sono avvenuti.
L’olfatto, quindi, può essere definito un vero e proprio organo sociale: “Il senso dell’olfatto – ha concluso la Dott.ssa Simona Barbaglia, Presidente Associazione Respiriamo Insieme – è strettamente correlato ai nostri comportamenti sociali, come il riconoscimento dei pericoli, degli affetti etc. Il trattamento davvero efficace per i disturbi olfattivi deve considerare il punto di vista del paziente, le sue abitudini e i sintomi e limitazioni di cui soffre nella vita di tutti i giorni. È fondamentale non solo un approccio multidisciplinare del paziente ma anche una terapia personalizzata sulla base di soluzioni sostenibili che garantiscano l’aderenza alla terapia nel tempo. Il paziente deve poter sempre partecipare in modo attivo e informato alle terapie che gli vengono proposte”.