Tagli alle Province, 4,5 milioni
in meno per Cremona

Strade provinciali senza manutenzione, tra leggi di bilancio e mille proroghe, si parla di tagli ingenti, tanto che la sicurezza dei cittadini è a rischio. Lancia una provocazione il presidente della Provincia di Cremona, Roberto Mariani. “Tra presidenti di Provincia abbiamo detto qualora ci saranno delle strade provinciali in situazioni precarie e visto che le responsabilità sono solo ed esclusivamente nostre come presidenti, magari le chiuderemo anche per evitare di avere delle responsabilità oggettive anche pesanti”.
Imponenti i tagli in provincia a Cremona.
“E’ un taglio per gli anni 2025 e 2026 di 2 milioni e 600 mila euro e nel periodo 2025-2028 avremo un taglio di 4 milioni su 9 milioni e 300 mila euro che avremmo dovuto avere a disposizione, c’è un taglio di 4 milioni e mezzo”, ha commentato Mariani che però ha rassicurato i cittadini spiegando che la Provincia di Cremona ha sopperito “a questa mancanza di risorse con risorse nostre di bilancio derivanti da sanzioni del codice della strada e da altre risorse”. Amareggiato il presidente per la destinazione di queste risorse. “Sappiamo dove vanno destinati questi tagli: vanno a finanziare il ponte sullo stretto di Messina”.
L’Assemblea dei Presidenti delle Province italiane ha dato mandato a Pasquale Gandolfi (presidente anche della provincia di Bergamo) arrivato questa mattina a Cremona per un incontro con il presidente Mariani, di sollecitare il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
“Abbiamo chiesto al Ministro di aprire un tavolo di crisi come Provincia Italiana perché non è pensabile lasciare le Province in difficoltà. Molte avevano già anche bandito queste gare quindi si trovano oggi in estrema difficoltà, ovvero a dover utilizzare risorse proprie sempre che ne abbiano. I prossimi giorni incontrerò anche la Presidente del Consiglio e non verrò di certo meno nel chiedere a lei le risorse adeguate a copertura delle Province. I tagli – ha continuato – solo nel 2025 saranno di 195 milioni, a livello lombardo solo per il 25 e 26 il taglio netto è di 44 milioni, quindi una cifra veramente notevole se tenete conto che il fondo era circa di 66 milioni complessivamente”.
Silvia Galli