Politica

"Stop alla comunicazione violenta",
consiglio comunale vota unanime

Stop agli attacchi sui social network nei confronti delle istituzioni“: a chiederlo è il consiglio comunale di Cremona, che ha votato compatto e unanime un ordine del giorno urgente sottoscritto da tutti i capigruppo consiliari.

“A seguito di fatti crimonegeni si è ingenerato in città un clima di apprensione e timore. Tale clima, prendendo le vie dei social media, si è trasformato in attacchi verbalmente e figurativamente violenti ed ignobili nei confronti di rappresentanti delle istituzioni, nel nostro caso nei confronti del sindaco, dell’assessore Canale, della consigliera Vittoria Loffi e di altri” hanno detto il presidente del consiglio comunale, Luciano Pizzetti, e la vice, Jane Alquati, in apertura del consiglio svoltosi nel pomeriggio di lunedì.

“Una sorta di agorà virtuale quale dovrebbe essere il mondo social, si trasforma in una stanza poco santa della novella inquisizione populista” hanno rimarcato i consiglieri. “Preoccupazioni e paure si trasformano in rabbia, e la rabbia in un doppio odio, razziale oltre che politico. Tutto ciò non è accettabile perché gli atti violenti, le affermazioni violente minano la convivenza civile e la tenuta di una comunità”.

Insomma, per il consiglio comunale bisogna dire “basta al clima di odio che si è instaurato“. Per questo il documento rimarca come il miglior modo per combattere e arginare la violenza a cui stiamo assistendo in questi giorni non possa “essere quello di alimentare un clima di contrapposizione, divisione e delegittimazione di chi ricopre ruoli amministrativi, ma al contrario è necessario promuovere, attraverso un’alleanza tra istituzioni e cittadini, un fronte comune ricostruendo un clima di fiducia, rispetto e collaborazione”.

A questo proposito, si legge nel documento, “anche il dibattito politico, per quanto possa risultare acceso e non privo di tensioni, deve impegnarsi a promuovere un dialogo e un confronto costruttivo, nel pluralismo delle idee e delle posizioni, attraverso l’uso di parole che pur esprimendo critiche risultino sempre rispettose della persona e delle Istituzioni che essa rappresenta”.

Il consiglio condanna quindi “tutti gli attacchi verbali, le minacce violente, anche tramite social, verso le istituzioni cittadine, in particolare verso Sindaco, Assessori e Consiglieri” a aderisce “al Manifesto della comunicazione non ostile rivolto alla politica, non solo online ma anche off line, assumendo l’impegno di osservare, promuovere e diffondere i dieci principi che si pongono l’obiettivo di contrastare l’odio in rete e sostenere un uso consapevole del linguaggio, sia da parte degli utenti, sia da parte di chi ricopre cariche politiche o istituzionali”.

Il Manifesto è una carta che elenca dieci principi di stile utili a migliorare lo stile e il comportamento in particolare di chi sta in Rete e rappresenta un impegno di responsabilità condivisa favorendo comportamenti rispettosi e civili, ed è “lo strumento per aiutare concretamente a definire poche e semplici regole che consentano di instaurare un dialogo “non ostile”, primo vero presupposto per la partecipazione civica”.

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