Tempo dell’Infanzia:
genitori protagonisti

Al Teatro Monteverdi si è tenuto uno degli appuntamenti più significativi della terza edizione del Tempo dell’Infanzia, il contenitore di iniziative formative, divulgative e laboratoriali dedicato alla fascia d’età 0-14 anni. A un anno dall’avvio di un percorso di coinvolgimento attivo delle famiglie nelle riflessioni educative del sistema integrato 0-6 del Comune di Cremona, l’evento, dal titolo Il Sistema Integrato Zerosei comunale. Laboratorio di costruzione del Manifesto Pedagogico, è stato un momento di restituzione e confronto.
Infatti, a fine maggio 2024, era iniziato un laboratorio di scambio tra genitori ed educatrici sui valori che orientano sempre di più le prassi educative comunali verso un approccio centrato sulle bambine e sui bambini: persone competenti fin dalla nascita, portatrici di diritti, protagoniste del proprio sapere, curiose, creative, esploratrici del mondo.
Nel corso dell’anno scolastico, i genitori dei servizi comunali zerosei hanno partecipato a una serie di incontri coordinati dalle educatrici e dalle insegnanti, sperimentando, attraverso attività condivise – dal gioco all’osservazione, dalle letture alle esplorazioni all’aperto – i principi e le pratiche che guidano l’azione educativa. Un’esperienza immersiva che ha reso tangibile la visione pedagogica del sistema integrato comunale.
L’incontro al Teatro Monteverdi, occasione per dare voce a questa partecipazione, è iniziata con la performance teatrale dei Teatranti Ruspanti, un gruppo composto da genitori e da un’insegnante della scuola dell’infanzia Gallina. Con una libera interpretazione dell’albo I cinque malfatti di Beatrice Alemagna, hanno portato in scena, con ironia e delicatezza, un messaggio sul valore delle imperfezioni e delle fragilità.
A seguire, Silvia Bardelli, dirigente del Settore Politiche Educative e Istruzione del Comune, ha spiegato il significato dell’appuntamento, ricordando come l’idea fosse nata un anno fa con l’obiettivo di dare voce all’infanzia, includendo – accanto a quella degli esperti e delle insegnanti – anche la voce dei genitori. Un contributo prezioso, valorizzato attraverso modalità di partecipazione rinnovate, sempre più consapevoli, attive e protagoniste del progetto educativo. L’intento – ha sottolineato – è costruire spazi di condivisione non solo per assumere decisioni pratiche, ma soprattutto per confrontarsi su visioni, valori e prospettive. Da qui, la proposta di due percorsi per il prossimo anno: l’implementazione della
bozza del Manifesto Pedagogico presentata durante l’evento e la progettazione congiunta con i genitori della seconda edizione di Visioni d’Infanzia, l’esposizione diffusa del sistema integrato 0-6, arricchita dallo sguardo delle famiglie.
Momento centrale dell’iniziativa è stato il racconto delle esperienze vissute da 12 genitori rappresentanti delle strutture comunali. Coordinati da Enrico Platè, educatore ed ex genitore della scuola dell’infanzia, hanno condiviso riflessioni nate dalla domanda Cosa ho scoperto rispetto all’impostazione pedagogica che mio figlio o mia figlia vive a scuola? Ogni intervento è stato accompagnato da un oggetto simbolico, tre parole chiave e una breve narrazione, a testimonianza della profondità del percorso compiuto. Dalle autonomie alla capacità di osservare i dettagli, dalla forza dell’outdoor education al valore del tempo lento, i racconti hanno restituito un’immagine viva e consapevole del lavoro educativo. Particolarmente significativi i riconoscimenti espressi verso la professionalità e la sensibilità delle educatrici e insegnanti, capaci di creare contesti di apprendimento rispettosi delle unicità e dei tempi di ciascun bambino.
A seguire vi è stata un’attività esperienziale condotta da Marta Prarolo e Mattia Ferrari, pedagogisti del Centro per le Famiglie, che hanno invitato il pubblico a uscire dal teatro per partecipare a un’esplorazione sensoriale del territorio: osservare alberi e balconi, ascoltare rumori, percepire odori, toccare superfici. Un’esperienza di conoscenza profonda, ispirata ai modi con cui bambine e bambini da 0 a 6 anni scoprono il mondo.
In chiusura, la coordinatrice pedagogica Stefania Reali ha sottolineato come questo appuntamento non rappresenti un punto di arrivo, ma l’inizio di una nuova fase di co-costruzione con le famiglie. Ogni valore espresso nel Manifesto dovrà essere approfondito e arricchito con esempi di pratiche concrete, in un percorso collettivo di senso e orientamento dell’agire educativo.
“È stato un incontro prezioso e molto partecipato – commenta l’assessora all’Istruzione Roberta Mozzi – che ha dimostrato come un dialogo autentico tra scuola e famiglie sia possibile, se si condivide l’obiettivo comune di mettere al centro l’educazione. Il processo avviato testimonia un grande lavoro di sistema, sostenuto con competenza e passione da educatrici e insegnanti, per dare nuovo significato al patto di corresponsabilità educativa. Un lavoro necessario per rafforzare il valore dei servizi zerosei e condividere una cultura dell’infanzia aggiornata, profonda, consapevole”.
Il tempo dell’Infanzia prosegue con la proroga della mostra Visioni d’Infanzia. Esposizione diffusa del Sistema Integrato Comunale di educazione e istruzione dalla nascita fino a sei anni. Sino al 4 giugno, al Museo di Storia Naturale, sarà possibile visitare l’esposizione e costruire il proprio luogo di città nella parte interattiva (martedì, venerdì e sabato dalle 9 alle 14 – mercoledì e giovedì dalle 9 alle 17:30).
Un ringraziamento particolare da parte del comune ai “genitori teatranti”: Lucia Battaglia, Alessandro Lodoli, Manuel Rosamilia, Elisa Pari, Giacomo Madonia, Simone Antonioli, Giulia Guazzi e l’insegnante Tina Bernabè, e ai “genitori parlanti”: Tiziana Esposito, Maria Rosa Minuti, Claudia Tonghini, Sara Chokri, Dorotea Cane, Marco Fornasari, Greta Filippini, Valeria Bonaldi, Eleonora Magli, Alessandro Tegagnani, Cecilia Ceresa, Carlotta Boldori.