Cremonese in Serie A,
la festa allo Zini
Dopo i festeggiamenti tra il Picco di la Spezia e Piazza del Comune, per la Cremonese è arrivato finalmente il momento della premiazione allo stadio Zini.
Sul palco, allestito a metà campo, i due presentatori Eleonora Busi e Gianni Balzarini circondati dal settore giovanile grigiorosso, davanti la curva sud, gremita di tifosi a godersi lo spettacolo.
Momento clou dell’evento, la sfilata dei campioni della prima squadra, le parole dei protagonisti e la coppa della Serie B, il tutto in diretta dalle 18.00 su CR1 e in replica alle 21:00.
Ad aprire le danze, la premiazione dell‘MVP dei playoff: Manuel De Luca, premiato dal presidente della Lega B PaoloBedin. La sfilata dei giocatori, divisi per ruolo a partire dai portieri, ha dato ufficialmente il via ai festeggiamenti.
Andrea Fulignati: “Stagione straordinaria, si è chiusa come volevamo. Sul 3-2 serviva fin po’ di spirito in un momento delicato, ho fatto del mio meglio per tenere tutti sul pezzo”.
Per i difensori ha parlato il capitano, Matteo Bianchetti: “Sono felicissimo, dopo una stagione iniziata in salita questo risultato è straordinario, una sorta di rivincita che ci ha depurato dalle scorie dell’anno passato. Ci siamo conosciuti piano piano e negli ultimi tre mesi siamo stati uno spettacolo”.
Per i centrocampisti una vera e propria standing ovation dalla curva, tra i tanti presenti a parlare è Michele Castagnetti: “Ieri emozione incredibile, l’importante era vincere, non importa se 3-0 o 3-2″.
Gli attaccanti hanno chiuso la sfilata grigiorossa, oltre ai cori della curva per Franco Vazquez, “el Mudo” si è concesso ai microfoni: “Arrivato qui ho sentito subito l’affetto della piazza, cerco di fare il mio gioco e ora voglio festeggiare con tutti. Vediamo se continuare, sono un po’ vecchio (ride ndr.) ma faccio il mio meglio”. Sul gol conteso con Collocolo: “La rete è di Michele!”
Terminato il momento dedicato ai giocatori, la sfilata dello staff, a partire da fisioterapisti, medici e preparatori atletici. Dopo di loro il direttore sportivo Simone Giacchetta, Antonio Preti e tutto la squadra di mister Giovanni Stroppa.
Proprio l’allenatore grigiorosso è stato l’ultimo ad entrare in campo, con la carica di tutto lo stadio Zini: “Con lo Spezia e mister D’Angelo è andata bene, ma noi abbiamo fatto un percorso straordinario a questi playoff. Grazie a tutti quanti, soprattutto ai miei ragazzi. Il pubblico, la piazza hanno risposto presente, lo Zini si merita la Serie A”.
Sul 3-2 con lo Spezia Stroppa commenta così: “In panchina qualche preghiera l’abbiamo fatta, peccato aver messo in discussione il risultato negli ultimi minuti, ma fin lì abbiamo dominato, forse così è più bello.”
Dopo le parole dell’allenatore della Cremonese, la sfilata di tutti i collaboratori e dipendenti grigiorossi, dalla comunicazione al marketing. Uberto Ventura, Amministratore Delegato, ha aperto le fila dei dirigenti e società, chiusa dal vice presidente Maurizio Calcinoni e dal presidente onorario Giovanni Arvedi.
Dopo la consegna della maglia celebrativa, il cavalier Arvedi ha preso la parola: “Il ritorno in Serie A è il più bel regalo che io potessi ricevere per i miei prossimi 88 anni. Sono contento di poter condividere con voi un altra volta un sogno, lo stesso che avevamo detto l’ultima volta, quello di vedere il cielo a strisce grigiorosse. Quando guardiamo le altre squadre proviamo una emozione, ma quando vediamo i nostri colori, capiamo un altra cosa, l’intelligenza artificiale non ha niente a che vedere con queste emozioni. Squadra e gestione eccezionale, ragazzi eccezionali, una squadra completa, questo è stato il bello di questa stagione”.
Il bilancio del Cavaliere: “In quattro anni abbiamo fatto due serie A, è sempre emozionante questo traguardo. Si vince con l’entusiasmo, lo spirito, non con l’intelligenza artificiale. La riconoscenza dello stadio mi fa piacere, a volte si pensa che chi non si vede non sia presente, ma loro si sono accorti della mia passione e i miei impegni. Non è facile, ognuno di noi è una unità a sé stante, per mettere insieme tutti questi valori in un unico obbiettivo ci vuole un comunicato denominatore forte e la squadra l’ha trovato.”
Sulla Serie A Arvedi ha le idee chiare: “Dobbiamo essere prudenti, l’altra volta abbiamo fatto una campagna acquisti non corretta, la Serie A è impegnativa, partiamo analizzando tutto e tenteremo di fare il meglio per la Cremonese.”
Il coro lanciato da Pickel e la corsa della squadra con la coppa sotto la curva, hanno chiuso le celebrazioni della promozione in Serie A.
Lorenzo Scaratti
Fotogallery Francesco Sessa