Lavori sul ponte di Po: a un anno
dall'appalto il cantiere non c'è
Manutenzione straordinaria del ponte sul Po, quanto ancora si dovrà attendere? Dopo anni di rinvii, sembrava che l’affidamento dei lavori all’impresa Beltrami, un anno fa, dovesse portare quest’estate all’apertura del cantiere anche in superficie, mentre ad oggi risultano effettuati solo i necessari rinforzi nella parte sottostante l’impalcato, sulla sponda piacentina.
I tempi lunghi del cantiere di largo Moreni (con cui quotidianamente convivono centinaia di pendolari tra le due sponde) rendono meno impellente l’avvio dei lavori sulla infrastruttura in ferro, un pensiero che sotto sotto è condiviso anche dal sindaco di Castelvetro, Silvia Granata: la sua richiesta alla Provincia di Piacenza di spostare il maxi intervento alla seconda metà del 2026 è ad oggi ancora senza risposta. Tra le motivazioni per un rinvio, l’inizio entro la fine di quest’anno di un altro cantiere impattante sulla viabilità locale, la realizzazione di una rotatoria a Castelvetro tra la statale 10 e la statale dei Due Ponti in prossimità della casa cantoniera, un innesto che i cremonesi conoscono bene quando utilizzano il casello di Cremona Sud dell’A21.
Il sindaco fa proprie poi le preoccupazioni dei commercianti di Castelvetro, su cui gravita una fetta consistente di clientela cremonese, che necessitano di un adeguato preavviso per impostare gli acquisti stagionali.
Non da ultimo, a consigliare uno slittamento dei lavori giunti a questo punto dell’anno, c’è la necessità – spiega Granata – che si definiscano gli accordi per rendere effettiva la gratuità dei pedaggi autostradali per ridurre i disagi ai residenti di Cremona, Castelvetro e Monticelli durante i lavori in carreggiata sul ponte in ferro: serve infatti implementare la piattaforma che faccia dialogare enti locali, società autostradale e gestori dei pedaggi elettronici come Telepass e al momento le interlocuzioni avviate a suo tempo sono interrotte, vista l’assenza di un cronoprogramma dei lavori.
E poi c’è il tema della collaborazione tra gli enti sulle due sponde: dati alla mano, gran parte del traffico pesante che passa dal casello di Castelvetro è diretto o è proveniente da Cremona. “Auspico la collaborazione delle istituzioni cremonesi per trattare il tema in sinergia, perché il Ponte sul Po non deve essere un ‘problema’ di Castelvetro e del territorio piacentino”, afferma Granata.
Nel frattempo non è più in vigore l’ordinanza che imponeva il divieto di transito ai mezzi con massa superiore alle 7,5 tonnellate e il limite è stato ripristinato a 20.
Giuliana Biagi