Open day emicrania,
grande partecipazione

Grande affluenza giovedì 19 giugno alla Sala Eventi SpazioComune in occasione dell’Open Day dedicato all’emicrania, promosso dal Centro Cefalee dell’Asst di Cremona, con il patrocinio del Comune di Cremona e la collaborazione di Fondazione Onda. L’iniziativa ha offerto ai cittadini un’opportunità concreta di ascolto, confronto e orientamento su un disturbo che colpisce milioni di persone e che può avere un forte impatto sulla qualità della vita.
Sono stati oltre 75 i colloqui individuali svolti con i neurologi del Centro Cefalee, ma molte di più le persone che si sono fermate per chiedere informazioni e conoscere i servizi offerti dall’Ospedale di Cremona.
INCONTRO SENZA CAMICI: PIÙ VICINI AI PAZIENTI
L’équipe del Centro Cefalee – composta da Giulia Ceccardi, Elisa Pari e Alessia Putortì, coordinate da Stefano Gipponi (direttore della Neurologia dell’Asst di Cremona) – ha accolto i partecipanti in un ambiente informale, proseguendo i colloqui ben oltre l’orario previsto. “Parlare con le persone fuori dal contesto ospedaliero, senza il camice, ha reso il dialogo più personale e aperto”, afferma Elisa Pari.
Molti cittadini hanno scoperto per la prima volta il Centro Cefalee dell’Ospedale di Cremona, altri hanno colto l’occasione per ricevere una prima valutazione o chiedere chiarimenti su terapie in corso, comprese quelle più avanzate come gli anticorpi monoclonali.
L’Open Day ha rappresentato un momento prezioso per rompere il senso di isolamento che spesso accompagna chi convive con una cefalea cronica. “Qui non mi sono sentita sola” raccontava una partecipante, evidenziando l’importanza di aver potuto condividere esperienze, e confrontarsi in sala d’attesa con chi affronta lo stesso problema.
All’incontro hanno partecipato anche familiari di persone che soffrono di frequenti mal di testa, desiderosi di raccogliere informazioni utili per supportare i propri cari, che pur convivendo con il disturbo non si sentono ancora pronti ad affrontare una visita specialistica.
Significativo il racconto di un ex paziente ottantenne, libero dall’emicrania da oltre quarant’anni, che ha voluto condividere la sua esperienza con i medici. Tante anche le presenze di ragazzi accompagnati dai genitori, e le testimonianze di mamme che rivivono nei sintomi delle figlie la propria storia clinica.
EMICRANIA: RICONOSCERLA È IL PRIMO PASSO
Molti cittadini hanno ricevuto una possibile diagnosi di emicrania ad alta frequenza con il consiglio di cominciare un percorso di cura preventiva. A tutti i partecipanti è stato consegnato il diario delle cefalee: uno strumento semplice, ma fondamentale per monitorare i propri sintomi e definire insieme al neurologo un piano di cura personalizzato.
Durante i colloqui, sono emersi molti dubbi sulla differenza tra cefalea ed emicrania. “La cefalea è il termine medico generico per indicare il mal di testa” spiega la neurologa Giulia Ceccardi. “L’emicrania invece è una sindrome specifica, con caratteristiche proprie: dolore intenso, in genere localizzato su un solo lato della testa, che può durare da alcune ore a diversi giorni. Se si manifesta per almeno 15 giorni al mese per tre mesi consecutivi può diventare cronico”.