Quelle t-shirt "diffamatorie" alla
Baldesio. Corazzi: "Non archiviare"

Si è discusso oggi davanti al gip il caso delle magliette indossate nel maggio del 2024 dal presidente della Baldesio e da otto consiglieri all’assemblea della società canottieri cremonese. Sulle magliette, Totò e la frase: “Dove l’ignoranza urla, l’intelligenza tace. È una questione di stile: signori si nasce, str… si diventa”.
A querelare per diffamazione presidente e consiglieri era stato, il 10 agosto del 2024, lo storico socio, recentemente espulso per le controversie sorte all’interno della Baldesio, Alberto Corazzi. Il 25 maggio dell’anno scorso, in occasione dell’assemblea sull’approvazione dei bilanci consuntivo 2023 e preventivo 2024, alle critiche di un gruppo di soci, presidente e consiglieri avevano risposto indossando la maglietta con la foto di Totò e con la scritta “incriminata”.
Sul caso, il pm Davide Rocco ha chiesto l’archiviazione, richiesta a cui Corazzi, assistito dall’avvocato Tomaso Pisapia, oggi si è opposto.

“Signori si nasce, str… si diventa”, per l’avvocato Pisapia, “è diffamatorio. “Che fosse indirizzato direttamente ad alcuni soci, tra cui Corazzi, che non era nemmeno presente in quel momento, perchè se lo fosse stato avrebbe potuto difendersi, è indubbio”.
Secondo il pm Rocco, invece, quella frase non era riferibile direttamente alla persona offesa, e in più sarebbe da considerarsi nell’ambito di una vita associativa dove erano emersi forti contrasti e aspre critiche. In sostanza, una sorta di diritto di critica. Per il pm, che comunque ha definito la frase sulle magliette “un’espressione tenuta con modalità colorite, infantili e folcloristiche“, manca l’elemento materiale del reato, in quanto quella condotta non sarebbe diffamatoria se ricondotta all’interno di una dialettica associativa. Il direttivo della Baldesio è invece assistito dall’avvocato Federico Tresoldi. Il giudice si è riservato di decidere.