Cna, Parma confermato alla guida:
"Verso l'artigianato del futuro"
Serata di conferme per la Cna di Cremona, che nel corso dell’Assemblea Generale svoltasi giovedì sera nella prestigiosa sede del Crit, ha rieletto alla propria guida il presidente uscente, Marcello Parma, con voto unanime. “Un segnale di compattezza dell’associazione” ha detto quest’ultimo.
Dopo l’intervento del presidente neoeletto, sono seguiti i saluti delle autorità presenti: il sindaco Andrea Virgilio e il presidente di Cna Lombardia, Giovanni Bozzini. E’ poi seguita una tavola rotonda di riflessione.
“E’ stata una bellissima serata, molto partecipata” ha commentato Parma a margine dell’assemblea. “I temi trattati sono tanti. I principali sono la tassazione, il cuneo fiscale, l’accesso al credito, il passaggio generazionale. Ma soprattutto ci siamo soffermati sul mismatch tra la domanda delle aziende rispetto all’accesso a figure professionalizzate e l’insufficienza di risposta del mercato“.
Ma cosa c’è nella Cna del futuro? Secondo Parma, “i programmi sono molto ambiziosi, perché attraverso il nostro Centro studi cerchiamo sempre di anticipare quelle che sono le necessità degli artigiani. Tra queste, sicuramente bisogna dare spazio ai giovani.
Lavoreremo per cambiare il paradigma dell’artigiano, che nell’immaginario comune è ancora quella persona che lavora in bottega, magari con le mani sporche. Tuttavia oggi non è più così. L’artigiano del terzo millennio è una persona capace, in grado di avere relazioni, di fare marketing di prossimità, di vendere un prodotto all’interno del mondo, di creare unicità. E’ una persona che conosce il rapporto con le banche, i business plan, che sa fare dei programmi. Insomma, un professionista completo, a 360 gradi”.
Non si possono però ignorare le criticità della categoria, su cui si dovrà lavorare molto. “Il problema dell’artigianato in generale a livello nazionale, quindi a caduta anche sulla nostra regione e sul nostro territorio, è la perdita di numeri” spiega ancora Parma. “Una perdita determinata da diversi fattori, tra cui la meccanizzazione e il cambiamento di necessità da parte degli utenti. Anche per questo stiamo puntando molto sui corsi per rilanciare figure professionali e artigiane. Oggi la categoria è poco attrattiva per i giovani. Anche per questo metteremo in campo una comunicazione in grado di rilanciare la figura dell’artigiano come una figura completa, complessa, in grado di giocarsela fino in fondo, a partire dalle nuove generazioni”.
Laura Bosio