Cronaca

L'attesa è finita: Pescarolo
ha il suo medico di famiglia

L'ambulatorio medico di Pescarolo ed Uniti
L'ambulatorio medico di Pescarolo ed Uniti

Dopo oltre un anno di rinvii, Pescarolo ed Uniti ha il suo nuovo medico di famiglia.
Si tratta di Amos Ankomah, che a partire dal pomeriggio di martedì primo luglio ha inizato il suo servizio nel paese cremonese, nell’ambulatorio allestito nella centrale Piazza Garibaldi, nell’immobile di proprietà di Cassa Padana dato in uso gratuito al Comune.
Due i giorni di presenza del dottore: il martedì pomeriggio, dalle 16.30 alle 18.30 e il giovedì mattina dalle 10.00 alle 12.00.
Una boccata d’aria fresca per i tanti cittadini che, da alcuni mesi a questa parte, si erano trovati alle prese con un ambulatorio medico temporaneo, dopo la cessata attività della dottoressa Valeria Gandolfi il 20 gennaio 2024.
Grande soddisfazione arriva anche dal sindaco di Pescarolo, Graziano Cominetti.

Cominciamo con questa avventura – ha commentato il primo cittadino – con questo medico nuovo che è già venuto a vedere l’ambulatorio e a conoscerci. Un nuovo servizio dedicato soprattutto ai cittadini, dopo qualche problematica: si parte ora con tanta voglia e tanto entusiasmo”.

Il dottor Ankomah, oltre a Pescarolo, opera anche a Spineda, Casalmaggiore e Solarolo Rainerio.
Da parte del sindaco, un ringraziamento va ad Asst Cremona, in particolare al direttore generale Ezio Belleri e alla dottoressa Rosalba Bertolino, che si sono occupati della faccenda: il medico di famiglia è infatti ancora un necessario punto di riferimento nelle piccole realtà che costellano la provincia e partire “dal basso” è quindi fondamentale.

“Voglio portare all’attenzione solo un dato – aggiunge Cominetti – con l’ufficializzazione del nuovo arrivo, abbiamo messo a disposizione gli uffici comunali per le pratiche dedicate al cambio del medico. In un paio di giorni, sono già arrivate circa 130 richieste, da parte di altrettanti cittadini che vogliono essere seguiti dal nuovo dottore. Un segno che c’era un bisogno sentito e che il medico è un servizio attivo per la cittadinanza, sempre più importante, che non può mancare in un territorio comunale”.
Andrea Colla

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