Youth Check: il nuovo strumento per
valutare l'impatto generazionale

Il 30 giugno è stato approvato dal Consiglio Comunale di Cremona l’ordine del giorno presentato dalla capogruppo Maria Vittoria Ceraso di Oggi per Domani, riguardante la valutazione dell’impatto generazionale. L’obiettivo è permettere al Comune di dotarsi di uno strumento di Valutazione di impatto generazionale (Vig) per verificare l’impatto sui giovani delle politiche locali e renderli agenti attivi di cambiamento.
L’ordine del giorno – presentato il 10 marzo scorso – è stato messo in votazione e approvato con 25 voti a favore; intervenuti nel dibattito Paolo La Sala (Fare Nuova Cremona Attiva), Marco Galli (Partito Democratico) e l’assessore Luca Burgazzi per la Giunta. Un vero e proprio “cambio di paradigma per la gestione delle politiche cittadine, che mette in maniera concreta quali siano le conseguenze delle azioni intraprese dall’Amministrazione comunale ai vari livelli sulla popolazione giovanile”, si legge nel documento approvato dal Consiglio Comunale.
Il progetto di Youth Check è stato concepito sulla base delle raccomandazioni del Consiglio d’Europa e dalle premesse del Consiglio Nazionale dei Giovani e dell’Agenzia Italiana per la Gioventù che nel rapporto sulla condizione giovanile in Italia “Giovani 2024 Bilancio di una Generazione” con il supporto scientifico di EU Ricerche Economiche e Sociali (Res) hanno individuato le principali sfide e opportunità dei giovani italiani oggi. Tra tutte, l’esigenza primaria per gli under 35 di ottenere un lavoro stabile e, conseguentemente, quello di avere figli e di affrancarsi dai genitori. Tutti desideri poco considerati dagli adulti: secondo il rapporto, “tre intervistati su quattro comprendono poco (61%) o per niente (più del 13%) le esigenze e il vissuto dei giovani”.
Youth Check si configura come “un sistema di valutazione delle politiche pubbliche sul tema del divario generazionale sia da un punto di vista occupazionale sia lavorativo per promuovere una società più inclusiva e favorevole alle nuove generazioni. Grazie a questo strumento si evidenzierà se le scelte intraprese dall’Amministrazione potranno essere generative per i giovani, rendendoli gli obiettivi di riferimento e di progresso”, come altresì riportato nel documento. Le misure da sottoporre a Valutazione di impatto generazionale potranno essere “generazionali”, “potenzialmente generazionali” o “anti generazionali”. Una volta identificate sarà necessario verificare le aree nelle quali potranno esplicare un impatto sui giovani: educazione, lavoro, inclusione o benessere.
In questo contesto, i promotori auspicano che il progetto diventi fondamentale per garantire che le politiche pubbliche rispondano concretamente alle esigenze delle nuove generazioni, facendo emergere le misure che avranno un impatto positivo e promuovendo una società più equa e inclusiva.
Lucia Mazzolari