Variazioni di Bilancio, si
annuncia battaglia in Consiglio
Si preannuncia una seduta di Consiglio Comunale bollente e non solo per le temperature, quella di lunedì prossimo quando verranno approvate la variazioni di Bilancio, passaggio obbligato dell’iter amministrativo giunto a metà anno.
Le variazioni, presentate il 7 luglio in Commissione, hanno già ricevuto le critiche di Marco Olzi, capogruppo di Fratelli d’Italia che accusa la Giunta Virgilio di inerzia progettuale e di rinunciare ad investimenti strategici, ad esempio nell’ambiente e nella cultura, che sarebbero invece importanti per lo sviluppo di Cremona.
“Un’analisi attenta della relazione sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio, in particolare alla pagina 15, mette in luce un quadro allarmante”, dichiara Olzi snocciolando i numeri: per tutela e valorizzazione dei beni e delle attività quest’anno è previsto un assestato di 4.667.770,20 euro, ma l’importo impegnato è di appena 55.014,25 euro, pari a circa l’1,18%.
“Questo significa che, nonostante uno stanziamento economico rilevante, la spesa effettiva impegnata è praticamente nulla”, afferma, passando per inverso ad elogiare lo stanziamento di 100mila euro della Regione per la Liuteria a seguito della legge Ventura e stigmatizzando la mancata attivazione delle risorse disponibili per le politiche giovanili e sportive, “dove meno del 50% delle risorse stanziate risultano impegnate. Ultimo comparto trascurato a detta dell’opposizione, quello ambientale, dove “a metà esercizio risulta impegnato poco più del 51% delle risorse correnti disponibili”.
Variazioni di bilancio quindi corrette sul piano ragionieristico, ma povere su quello progettuale.
Non tarda la replica di Daniele Bonali, presidente della Commissione Bilancio, esponenti del Pd: “Il sindaco Virgilio ha recentemente annunciato l’assegnazione di risorse per ambiente, cultura, sport e politiche giovanili, ma il pieno utilizzo di tali fondi è ostacolato dai ritardi nella loro erogazione anche da parte della Regione e dello Stato. È in questo contesto che emergono le dichiarazioni del consigliere Olzi, il quale, assente in Commissione Bilancio, ha manifestato “profonda delusione generata da scelte politiche adottate”.
Bonali poi passa al contrattacco: “E’ curioso constatare come il capogruppo Olzi, facente parte del Partito del Presidente del Consiglio Meloni, sembri trascurare alcune verità scomode. Mentre critica le scelte politiche riguardo ai fondi stanziati e non spesi, sarebbe opportuno analizzare anche il contesto più ampio in cui tali decisioni vengono prese. Come è evidente dalla documentazione dell’equilibrio tecnico-formale del bilancio 2025/2027, i diversi fattori evidenziano una percentuale di utilizzo di circa il 50%; in linea a quanto previsto, visto che siamo a metà anno”.
“È notevole anche il silenzio del consigliere Olzi riguardo i recenti avvertimenti provenienti dal Governo centrale. Il Ministero delle Finanze ha infatti dichiarato problemi di cassa, registrando un biblico rallentamento nei trasferimenti agli enti locali, come nel caso del Comune di Cremona. Non è certo una sorpresa, considerando che il Governo, sotto l’egida di Fratelli d’Italia e Lega, ha congelato e sottratto considerevoli cifre per garantire la finanza pubblica del Patto di stabilità e del fondo per gli obiettivi di Finanza Pubblica 2025/2029.
Questi sono fondi essenziali che, seppur destinati ai comuni e ai cittadini, sembrano svanire in un limbo burocratico, lasciando i sindaci, come quello di Cremona, nell’impossibilità di dare seguito ai progetti vitali per la comunità”.
Quanto alla legge regionale di tutela della Liuteria Cremonese promossa da Ventura, “vedremo in futuro il concretizzarsi di tale iniziativa in una effettiva politica a favore di questo strategico settore”.
Per il presidente della Bilancio dunque quello di Olzi sembra più “un tentativo di girare la frittata e distogliere l’attenzione dalle responsabilità del Governo rispetto a un contesto di crisi economica e di finanziamento” e parla di “trappola retorica. La gente di Cremona ha il diritto di conoscere la verità su come i finanziamenti vengono gestiti e perché ci siano tali ritardi nell’erogazione, invito il consigliere Olzi a sedersi un momento e riflettere su come la verità debba prevalere sulle mere battaglie politiche.
La sfida non è solo governare, ma farlo in modo che i cittadini possano beneficiare concretamente dei fondi che dovrebbero essere allocati per il loro benessere”.
E dopo avere invitato Olzi a “venire preparato con dati e fatti a sostegno delle sue affermazioni, piuttosto che con semplici letture inventate di un disagio politico che, senza ombra di dubbio, è ben più complesso”, Bonali invia “un plauso sincero al sindaco Andrea Virgilio per la sua costanza e abilità nel destreggiarsi in questo difficile frangente socio-politico, dimostrando una leadership resiliente e responsabile in un contesto così complesso”.
Tutto finito? Per niente: “Come il suo mentore Virgilio, Bonali è maestro nell’arte dello scaricare le colpe sugli altri”, è la controreplica di Olzi. “Il solito disco rotto. Di fronte a una città che chiede più ambiente, più cultura, più visione, la risposta del centrosinistra è sempre la stessa: giustificazioni tecniche e accuse al Governo. Ma la verità è semplice: le scelte politiche su dove investire spettano alla Giunta, non a Roma. Dire che i fondi sono stati “accantonati” non è una giustificazione, è un’ammissione di immobilismo. Se le risorse non vengono utilizzate, restano carta, non progetti. A Cremona si continua a parlare di prudenza, ma ciò che manca è una visione chiara e il coraggio di fare”.
“È troppo comodo puntare il dito contro il Governo Meloni: ci sono Comuni, anche amministrati dal centrosinistra, che con le stesse regole riescono a spendere, a realizzare interventi ambientali, a promuovere cultura diffusa, a dare risposte concrete. Qui invece si rimane fermi”.
La pace che sembrava fatta tra il centrosinistra e il maggior partito di opposizione in occasione dell’utilizzo dei 2,4 milioni di euro da Tamoil è ormai lontana. gb