Fuochi annullati, i giostrai: "Per
noi un danno, vogliamo chiarezza"
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Dopo il chiarimento del Comune di Cremona sulla questione dell’annullamento dei fuochi d’artificio di San Pietro, ora si fa sentire la voce del Comitato del Luna Park di Cremona che si è affidato all’avvocato Luca Curatti per capire meglio come siano andate le cose. Il Comune, che da sempre per i fuochi incarica la ditta veneta “Stabilimento pirotecnico Friulveneto Srl”, restituirà 9.000 euro al Comitato che aveva pagato lo spettacolo pirotecnico, ma secondo i giostrai Dylan Calvi, Erol Granata, Mattia Barbera, Elia Marchesi e Marco Piccaluga, ci sarebbe stato nei loro confronti un danno maggiore: di immagine e di mancato guadagno.

Come ha spiegato il loro legale, che chiederà l’accesso agli atti per capire il rapporto contrattualistico tra il Comune e la ditta veneta, “si è infatti persa un’occasione importante di visibilità e di fruizione delle giostre, e non si vorrebbe passasse l’idea che quanto accaduto possa essere dipeso da una loro negligenza. Anzi, per il Comitato è stata una grandissima delusione, perchè sa benissimo che i fuochi sono un’attrazione che ha sempre attirato il pubblico che frequenta le giostre”.
“Ma per quale motivo“, si sono chiesti i giostrai, “la ditta, essendo esperta di sicurezza, si è posizionata da un’altra parte rispetto al sito originario?. Cosa è successo, e perchè poi la stessa ditta, una volta contattata dalla polizia locale, se n’è andata all’improvviso, rifiutandosi di adempiere ad un contratto e di ricollocarsi magari nel luogo dove per tanti anni si è sempre posizionata?. C’erano dei lavori, non era più un luogo accessibile?. E quali erano le due collocazioni, quella originale e quella nuova?. Tanti interrogativi a cui serve dare risposta. “Non è una guerra al Comune“, ha chiarito l’avvocato Curatti. “Si chiede solo di capire di più“.
Sara Pizzorni