Gruppo Cimbali: sciopero alla
Ciden Srl di Cappella Cantone
Quarantasei lavoratori sono a rischio trasferimento. La Casadio, storica azienda specializzata nella produzione di macchine del caffè e appartenente al Gruppo Cimbali, ha informato la Rsu aziendale e le organizzazioni sindacali della volontà di chiudere il sito produttivo di Ghisalba, in provincia di Bergamo, e di trasferire il personale nelle altre unità produttive del gruppo, entro la fine dell’anno 2025, localizzate a Cappella Cantone, a Binasco e poi in Veneto, Svizzera e Francia.
La Rsu dello stabilimento Ciden Srl di Cappella Cantone, insieme a Giovanna Gaudenzi, componente di segreteria Fim Cisl Asse del Po, ed Emanuele Rossi, funzionario Fiom Cgil Cremona, esprime “piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori della Casadio Srl di Ghisalba coinvolti nella decisione unilaterale e inaccettabile del Gruppo Cimbali di chiudere lo stabilimento bergamasco”.
Alla Ciden lavorano circa 50 dipendenti. Attualmente, 12 lavoratori della Casadio sono in distacco lavorativo a Cappella Cantone.
I lavoratori della Ciden, riuniti in assemblea, hanno manifestato forte preoccupazione per la situazione generale e per il futuro occupazionale dell’intero gruppo. In segno di solidarietà con i colleghi bergamaschi e a difesa delle relazioni sindacali messe in discussione dalla direzione aziendale, è stato proclamato lo stato di agitazione e uno sciopero per la giornata di oggi, nelle ultime due ore a fine turno.
“La decisione della proprietà, presa senza un reale confronto con le parti sociali, rappresenta un grave precedente e un attacco a tutti i lavoratori del Gruppo Cimbali”. Le organizzazioni sindacali “ribadiscono la necessità di aprire un tavolo di confronto serio e trasparente“.