Politica

Centropadane srl, Mariani: "Senza
il voto la società avrebbe chiuso"

Roberto Mariani (foto Sessa)

Non usa mezzi termini il presidente della Provincia Roberto Mariani, nel  reagire al nuovo attacco del centrodestra sulla questione Centropadane Engineering srl. “Veramente dei pagliacci, tant’è che lunedì mattina manderemo anche noi lettera di congelamento dei licenziamenti di cui ho già informato Presidente e direttore di Centropadane”, attacca Mariani, di fatto dando già risposta alle richieste della minoranza consigliare.

Definisce “bugie su bugie, sapendo di dirle” le affermazioni dei segretari provinciali di Forza Italia, Lega e Udc “il Piano di risanamento noi non lo abbiamo approvato bensì abbiamo avviato un percorso con professionisti del settore per verificare se questo Piano sia credibile e sostenibile.

“Credo che nessuno degli estensori della nota del centrodestra sia un esperto in diritto societario e men che meno lo sono io; per questo quel Piano non è stato approvato ma si è scelto di darlo in mano a dei professionisti esterni.
Nessun atteggiamento pilatesco quindi ma solo un modo serio di affrontare il problema e cercare di salvare la società. Il resto sono chiacchere e demagogia”.

Se nello scorso consiglio provinciale non si fosse dato il via libera alla ricapitalizzazione della srl, assicura Mariani, “questa società sarebbe già stata chiusa definitivamente e 19 persone sarebbero a casa”.

“Quindi basta con queste uscite irresponsabili che fanno solo male ai lavoratori e rischiano di fare chiudere definitivamente Centropadane.
Sarebbe per noi stato sicuramente più facile dire, chiudiamo la società e finito il problema, ma siccome riteniamo che la società possa essere una risorsa e soprattutto i lavoratori vadano tutelati, ci siamo mossi così”.

Per il presidente della Provincia è da irresponsabili che esponenti del centrodetsra – consiglieri e segretari di partito – “si facciano paladini a difesa dei lavoratori: se avessimo votato come loro hanno votato in consiglio, vale a dire contro la ricostituzione del capitale sociale al minimo di legge, la società sarebbe definitivamente fallita e quindi i lavoratori a casa.
Questa è la verità, non atteggiamenti Pilateschi, ma atteggiamento di responsabilità. Loro con il loro voto avrebbero mandato a casa tutti. È vergognoso mistificare la realtà”.

“Un’ultima considerazione riguarda la tempistica delle critiche mosse al Cda e ai manager della società cremonese-bresciana: “Dov’erano i tre consiglieri Patelli, Rossoni e Raglio nel precedente mandato, quando rivestivano già il ruolo di consiglieri provinciali? E’ impensabile che un simile buco di bilancio si sia creato in un solo anno e ricordo che l’amministrazione di cui sono presidente ha iniziato il proprio mandato ad ottobre 2024.

“La politica deve essere fonte di verità e non di mistificazione a fini di interesse meramente politico, soprattutto in casi simili.
Sono veramente basito da questo atteggiamento da parte di chi fa politica da anni e mette davanti l’interesse di parte invece di valutare la complessità del problema”, conclude Mariani.

Intanto dalla prossima settimana inizieranno le valutazioni da parte dei professionisti incaricati di scandagliare il Piano di risanamento vagliandone tutti gli aspetti e apportando eventuali correttivi. Tra le proposte già avanzate da Mariani al presidente di Centropadane Eng. c’è anche quella di definire con atti dirigenziali della Provincia quello che sarà il budget operativo della società, formalizzando quindi gli impegni degli enti soci nel conferire incarichi professionali alla società.

I risultati di questi ulteriori passaggi sarann pi presnetati in una nuova riunione di consiglio provinciale. gb

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