Ex Manfredini, prosegue il trasloco:
a fine agosto si apre agli studenti
Il trasloco del Politecnico di Cremona dalla sede di Via Sesto alla nuova Università nell’ex Caserma Manfredini procede spedito. Mentre gli addetti al verde curano ogni dettaglio del prato al centro del plesso, stanze, aule e residenze si riempiono di mobili: sono infatti giorni di intenso lavoro di costruzione dell’arredo e di arredamento delle stanze che saranno destinati agli studenti. La biblioteca è praticamente pronta con l’aggiunta dei tavoli per lo studio, le cucine attendono solo l’attacco degli elettrodomestici come i frigoriferi e zona cottura.
Carlo Savi, responsabile Gestionale del Polo Territoriale di Cremona: “Le biblioteche sono a buon punto, quindi stiamo accelerando al massimo e facendo enormi sforzi, proprio perché in vista di questo appuntamento fino a agosto, in periodo in cui lasceremo il polo vecchio e apriremo qua. Dobbiamo sempre ringraziare ovviamente la Fondazione Arvedi Buschini, che ci sta supportando anche in queste operazioni logistiche”.
Il cronoprogramma prevede l’arrivo dei primi ragazzi a fine agosto e l’apertura a tutti gli altri studenti, mentre nelle prossime due settimane, con gli ultimi allacci elettrici, anche tecnici e addetti ai lavori abbandoneranno definitivamente la vecchia sede. “Stiamo allestendo le residenze – spiega Savi – , anche perché all’ultima settimana di agosto i ragazzi cominceranno ad arrivare. All’ultima settimana d’agosto il polo aprirà ufficialmente anche a tutti gli altri studenti, quindi inizieranno proprio le attività. Stiamo completando l’allestimento anche degli spazi comuni e attualmente stiamo anche risolvendo i problemi di allacci vari, corrente piuttosto che acqua, per portare il polo alla massima potenza”.
Molte aule contengono già lavagne e banchi e i laboratori si stanno riempiendo di strumenti di lavoro, il pavimento è stato posato in palestra e nelle zone comuni sono arrivate sedie e poltrone da montare. Mancano insomma gli ultimi ritocchi per accogliere gli studenti e trasformare l’ex Caserma Manfredini in una università a pieno regime.
Lorenzo Scaratti