Elisa Conzadori, 5 anni fa
la tragedia e nessun colpevole
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Il giorno di Ferragosto saranno cinque anni dalla morte di Elisa Conzadori, travolta da un treno mentre passava al passaggio a livello di Maleo con la sua Citroen. La sentenza di archiviazione emessa dalla procura di Lodi nel 2023, mai accettata dalla famiglia, non ha trovato nessun colpevole per la tragedia che aveva lasciato attonita la comunità di Pizzighettone e colmanto di un dolore insanabile i genitori e la sorella Laura, che in tutti questi anni non ha smesso di lottare per tenere vivo il ricordo e per chiedere giustizia. Sul fronte legale le speranze di trovare un colpevole si sono infrante nel 2023 con l’archiviazione, mentre sta andando avanti la causa civile.
Secondo i giudici non fu colpa nè del sistema automatico che regola le sbarre dei passaggi a livello, nè del macchinista del treno Regio Express che transitava sulla linea ferroviaria poco dopo le 11. A nulla erano valse le testimonianze di diverse persone, contattate dalla famiglia, che avevano dichiarato di aver visto le sbarre alzate al momento del passaggio dell’auto di Elisa: una di loro in particolare ha sempre sostenuto di aver visto nitidamente alzarsi una delle sbarre del passaggio a livello mentre l’auto della donna arrivava da Codogno. Una versione che però non avrebbe trovato riscontri nelle indagini della polizia ferroviaria e nelle tre consulenze disposte dal pm, che non hanno evidenziato segni di malfunzionamento degli impianti.
Lo scorso anno un’ottantina di persone avevano partecipato alla camminata organizzata dalla famiglia, una cerimonia di grande significato, durante la quale erano stati portati fiori e ricordi sul luogo della tragedia e lanciati palloncini in cielo. Quest’anno invece non c’è stato modo, visto il periodo festivo, ma la memoria resta intatta tra quanti hanno amato e conosciuto Elisa.
