Politica

Da Centropadane alle infrastrutture
Le sfide autunnali della Provincia

Il Presidente della Provincia di Cremona illustra al nostro microfono i prossimi impegni dell'ente di Corso Vittorio Emanuele. Il 16 settembre la svolta su Centropadane engineering srl

Il Presidente della Provincia di Cremona Roberto Mariani

Roberto Mariani, sindaco di Stagno Lombardo, da poco meno di un anno guida la Provincia di Cremona. La ripresa autunnale chiama tutti a nuove sfide:

“Credo che le sfide che abbiamo davanti siano parecchie, a cominciare dalle infrastrutture. Per il ponte di Spino d’Adda siamo riusciti a sbloccare la pratica ferma da un anno e mezzo al Ministero. Ora ci sono le risorse, siamo pronti per proseguire con le varie fasi progettuali. Poi c’è il grande lavoro che stiamo facendo sulla tangenziale di Casalmaggiore: vorremmo arrivare a una  condivisione del progetto e trovare le risorse. Gli altri grandi interventi riguardano i ponti di Calvatone e  di Isola Dovarese. Ci aggiungerei anche uno studio sull’utilizzo dei famosi fondi del Piano Lombardia o Piano Marshall che non sono stati utilizzati sui quali Regione Lombardia ci ha chiesto una ricollocazione”.

A proposito di fondi e di piani, ancora un anno per utilizzare i finanziamenti legati al PNRR, obiettivi centrati?

“Io direi assolutamente di sì, la gran parte delle nostre risorse è sugli istituti scolastici superiori dei quali abbiamo competenza, abbiamo investito parecchio soprattutto sul recupero energetico e ambientale e credo assolutamente che sia stato centrato l’obiettivo”.

Zone logistiche semplificate, un’opportunità da cogliere, ma va sostenuta

“Assolutamente sì, è una grandissima opportunità che va colta e che va messa in pratica. Dobbiamo perfezionare i passaggi amministrativi, cioè dobbiamo intenderci su chi fa che cosa a livello autorizzativo. Se si dà un’opportunità al mondo dell’impresa, bisogna essere in grado di dare le risposte nei tempi che l’operatore privato richiede e qui c’è ancora molto da lavorare”.

Un recente rapporto sull’evoluzione del personale dei dipendenti pubblici elaborato da Uil Lombardia, dice che negli enti locali della regione ci sono sempre meno dipendenti. L‘Amministrazione Provinciale di Cremona registra il dato peggiore in Lombardia, meno 38% dal 2001 al 2023.

“Sì, è un dato che gli amministratori pubblici conoscono bene. I concorsi banditi da Comuni e Provincia in qualche caso vanno deserti.  Gli stipendi sono bassi per le responsabilità richieste. Al momento ci sono poco meno di 300 dipendenti in Provincia, con settori in forte sofferenza. Prima della riforma erano il doppio”.

Strade Veloci SRL, società presieduta da Francesco Bettoni, ha manifestato interesse per rilevare le quote di Centropadane SPA che ha in pancia la concessione della Cremona-Mantova. Una possibilità concreta per far ripartire il progetto dell’autostrada?

“Direi proprio di sì è una possibilità concreta e un passo enorme in avanti. Entro la fine di marzo il Comitato Tecnico dovrà valutare la proposta presentata e credo che davvero possa rappresentare l’opportunità della realizzazione di questa infrastruttura”.

Come se le cose non fossero già abbastanza complicate, Cremona ci mette del suo. Ci sono due vicende diverse con lo stesso nome. C’è anche Centropadane SRL, la società partecipata delle province di Brescia e Cremona che nel 2024 ha registrato un buco nel bilancio da un milione di euro, è stato azzerato il capitale sociale, il CdA ha presentato un piano di risanamento.  Lei aveva detto che una società esterna lo avrebbe analizzato entro agosto, che risultati ci sono?

“L’analisi si è stata consegnata pochi giorni fa, è uno studio complesso, lo stiamo leggendo. Abbiamo già programmato per il 16 settembre un incontro con la parte tecnica e politica della Provincia di Brescia per analizzarlo e in quella occasione si prenderanno le decisioni sostanzialmente definitive. Mi sta a cuore risolvere questo grande problema perché ci sono di mezzo dei lavoratori e quindi dobbiamo fare in fretta”. 

Quattro dipendenti si sono dimessi, altri quattro erano stati licenziati, nonostante lei avesse chiesto di revocare questi licenziamenti. Intanto ci si domanda anche come può operare questa società se vengono meno i dipendenti.

“Obiezione assolutamente corretta, se questa società rimarrà in piedi dovrà avere il personale necessario per svolgere i compiti indicati. Il grande ragionamento che dobbiamo fare con Brescia, e abbiamo in parte già fatto con la parte tecnica, è quello degli incarichi da assegnare a Centropadane srl. Non voglio fare il falso ottimista, però sono convinto che il bilancio di quest’anno sarà incoraggiante e non disastroso come quello che purtroppo ci siamo trovati nel 2024”.
Giovanni Palisto

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