Caso Aprica, opposizione:
"Illegittima, chiederemo verifiche"
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L’opposizione in Consiglio Comunale si avvia a chiedere una verifica in tutte le sedi istituzionali e di controllo sulla vicenda dell’affidamento del servizio dei rifiuti ad Aprica, decisa dall’amministrazione comunale. Una decisione che si sta facendo sempre più concreta dopo l’esito della Commissione di vigilanza del Consiglio Comunale, che aveva come oggetto proprio tale operazione, che non ha visto l’attuazione di una gara pubblica.
“Due sono i punti di estrema delicatezza su cui a nostro avviso l’amministrazione ha dato prova di trascuratezza e superficialità e che ora rischiano di trasformarsi un grosso guaio”, spiegano i consiglieri Alessandro Portesani (Novità a Cremona ), Jane Alquati (Lega), Andrea Carassai (Forza Italia) e Carlalberto Ghidotti (Fratelli d’Italia).
Il primo è “il mancato accertamento, da parte dell’Amministrazione, della perdita del controllo pubblico. Linea Gestioni S.r.l. – poi fusa in Aprica – era già, infatti, fuori dal controllo pubblico al momento della fusione. E si era concretizzata quindi la perdita dei requisiti per l’affidamento diretto. Un dato di fatto che doveva procedere a revocare il contratto o indire una gara pubblica” spiegano.
“In conseguenza di questo, si affianca il secondo punto, che consiste in una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Essa affronta un caso perfettamente sovrapponibile: l’affidamento di un servizio pubblico a una società il cui controllo pubblico è venuto meno. E la Corte è stata chiarissima: una volta perso il controllo, l’affidamento diventa illegittimo, anche se fondato su un contratto preesistente”
“Il silenzio della maggioranza di fronte a questa pronuncia europea è stato assordante” attacca Portesani. “Nessuno ha avuto il coraggio di rispondere. Questo, in politica, vale più di mille parole. Ci restano molti dubbi su tutta l’operazione. Quando è venuto meno il controllo analogo sulle società affidatarie? Perché non è mai stata aperta una verifica formale dopo la Delibera dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione 172/2018, indirizzata anche al Comune di Cremona? Perché il Comune non ha chiesto un parere preventivo all’Autorità Nazionale Anti Corruzione? Perché non si è avviata una ricognizione giuridica sulla legittimità del passaggio dell’affidamento quando la società affidataria ha perso il requisito fondante di essere controllata da soggetti pubblici?”.
“Se la maggioranza continuerà a non vedere, spetterà all’opposizione intervenire in tutte le sedi opportune, per tutelare legalità, risorse pubbliche e rispetto delle regole”, concludono i rappresentanti dell’opposizione.