Cronaca

"Unboxing the Future": in scena le
sfide del territorio per i giovani

Alcuni momenti dell'incontro

Mercoledì 17 settembre, nella sede dell’Associazione Industriali di Cremona (Piazza Cadorna, 6), si è tenuto l’evento Unboxing the Future. Le sfide del territorio cremonese, appuntamento dedicato a giovani, istituzioni, scuole e imprese, promosso nell’ambito del progetto Giovani On. Un’esperienza per crescere dal Servizio Informagiovani del Comune di Cremona in collaborazione il Gruppo Giovani Industriali Cremona e gli altri partner progettuali.

Durante l’incontro sono stati presentati i risultati dei percorsi di ricerca e azione che hanno visto il coinvolgimento, insieme all’Informagiovani del Comune di Cremona e al partenariato di progetto, di università, enti locali e terzo settore.

Maria Sara Rota dell’Informagiovani, ha illustrato gli esiti delle attività realizzate. A seguire, si sono svolte le premiazioni dei giovani che hanno preso parte attivamente al progetto: Consulta Interuniversitaria di Cremona, redazione de L’Ora Buca, ragazzi impegnati nella realizzazione del podcast Universicast e dell’Antenna InformaLgiovani di Grontardo.

Un approfondimento è stato dedicato ai risultati della ricerca La transizione scuola-lavoro nell’epoca dell’incertezza: la sfida della Generazione Z cremonese, proposta dal Gruppo Giovani Industriali di Cremona in collaborazione con l’Informagiovani del Comune di Cremona e realizzata dall’équipe dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dell’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo.

La presentazione è stata affidata a Adriano Ellena (Istituto G. Toniolo) e Michele Paleologo (EngageMinds Hub Research Center – Università Cattolica del Sacro Cuore).

La seconda parte dell’incontro ha lasciato spazio al dialogo e al confronto diretto. Attraverso due tavole rotonde, giovani, istituzioni, imprese e realtà sociali hanno potuto discutere insieme delle sfide che attendono il territorio e delle prospettive delle nuove generazioni. I ragazzi e le ragazze presenti hanno avuto l’occasione di portare la loro voce accanto a quella di accademici, professionisti e imprenditori, contribuendo a un dibattito vivace e ricco di spunti.

La prima tavola rotonda, dal titolo Giovani e Territorio: costruire reti per il futuro, ha visto un confronto tra istituzioni, imprese e realtà sociali per affrontare insieme le sfide delle giovani generazioni al quale hanno preso parte Roberta Bittanti (Gruppo Giovani Industriali Cremona), Davide Longhi (Presidente del Consorzio Sol.Co. Cremona), Guendalina Graffigna (Professore Ordinario di Psicologia dei Consumi e della Salute – Università Cattolica del Sacro Cuore) e Maria Carmen Russo (Responsabile del Servizio Informagiovani del Comune di Cremona e Direttore del Sistema Coordinato Servizi Informagiovani – Anci Lombardia).

La seconda tavola rotonda, intitolata Studiare, restare, partecipare: Visioni Giovani per una Cremona competitiva. Le sfide della formazione e dell’attrattività territoriale viste dai giovani, ha dato spazio alle testimonianze dirette dei ragazzi. Stefano Ubbiali (Gruppo Giovani Industriali Cremona e CEO di Ubicos Srl), Chiara Valenti (studentessa di Economia Aziendale presso l’Università Cattolica – Campus di Cremona), Marco Carabelli (studente di Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano – Polo Territoriale di Cremona) e Anna Oradini (diplomata al Liceo Manin di Cremona) hanno condiviso esperienze e idee sulle opportunità formative e lavorative locali.

“Il progetto Giovani ON. Un’esperienza per crescere nasce con un intento ambizioso: mettere al centro le scelte dei giovani e costruire, attorno a quelle scelte, un’alleanza stabile tra istituzioni, scuola e mondo produttivo, ovvero una politica che duri nel tempo” ha dichiarato il sindaco di Cremona, Andrea Virgilio. “È un investimento strategico sul capitale umano e sulla competitività del nostro territorio.

Il progetto nasce dall’ascolto dei ragazzi e dalla co-progettazione con loro: vogliamo che esplorino le opportunità formative e professionali in modo concreto, informato e personalizzato. A loro diciamo con chiarezza: la scelta è vostra, noi vi offriamo strumenti, contesti e relazioni per orientarla al meglio. Allo stesso tempo, portiamo l’informazione dove è più accessibile; promuoviamo un confronto pubblico anche negli spazi digitali; diamo visibilità al lavoro delle Consulte; curiamo una comunicazione chiara e riconoscibile.

E teniamo tutto dentro una cabina di regia che garantisca continuità, coordinamento e trasparenza: poche priorità, risultati verificabili, correzioni rapide quando servono. Come Comune garantiamo coordinamento, semplificazione e trasparenza. È una visione di lungo periodo, fondata sulla collaborazione e sull’impegno condiviso per il futuro dei nostri giovani”.

“Con il progetto Giovani ON abbiamo scelto di dare voce alle nuove generazioni, creando occasioni di incontro e dialogo tra giovani, istituzioni, scuole, università e imprese. I risultati presentati oggi ci confermano che i ragazzi e le ragazze di Cremona hanno competenze, creatività e desiderio di partecipazione” ha aggiunto Maria Carmen Russo.

“Il nostro compito è quello di accompagnarli, ascoltandone i bisogni e offrendo opportunità concrete di crescita, formazione e inserimento lavorativo. È importante costruire reti solide, capaci di collegare il mondo della scuola con quello del lavoro e di far conoscere meglio le opportunità che il nostro territorio offre, valorizzandone la vocazione.
Questo evento non è solo la restituzione di un percorso progettuale: rappresenta un momento di riflessione collettiva e di responsabilità condivisa. Lavorare con i giovani significa investire nel futuro di Cremona, rendendo la nostra città più dinamica e capace di rispondere alle sfide di un mondo in rapida trasformazione.

Per noi del Servizio Informagiovani questo significa continuare a fare da ponte: un ponte tra generazioni, tra mondi diversi, tra aspettative e possibilità concrete. Oggi concludiamo un progetto, ma guardiamo soprattutto avanti, con la consapevolezza che il percorso intrapreso deve proseguire insieme ai giovani, che sono e devono essere protagonisti del loro domani.”

Davide Nicoletti, Presidente del Gruppo Giovani Industriali di Cremona, ha portato l’attenzione sulla indagine lanciata sul territorio: ‘Il progetto che presentiamo oggi ha un titolo significativo: “La transizione scuola-lavoro nell’epoca dell’incertezza: la sfida della Generazione Z cremonese”.

Dietro a questo titolo c’è un lavoro che ci ha impegnati nei mesi scorsi su due piani: da un lato un’indagine quantitativa, che ci ha permesso di raccogliere dati e trend sul rapporto tra giovani e mondo del lavoro; dall’altro un’indagine qualitativa, grazie alla quale abbiamo potuto dare voce diretta alle esperienze, ai bisogni e alle percezioni dei ragazzi. Tutto questo è stato possibile grazie a una rete di collaborazioni solide: il Servizio Informagiovani del Comune di Cremona, che da anni ci accompagna in maniera proficua in tante iniziative, portando valore e spunti di riflessione; l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Istituto Toniolo, che hanno garantito il necessario rigore scientifico; e infine i partner del progetto Giovani ON, ovvero L’Ora Buca, Cosper e Meraki.

La transizione tra scuola e lavoro, così come quella tra scuola e università, rappresenta una fase cruciale nella vita dei giovani: è il momento in cui si compiono scelte che orientano profondamente il futuro personale e professionale. In questo contesto, i percorsi di orientamento assumono un ruolo decisivo. Il territorio cremonese, con il suo tessuto economico fatto di piccole e medie imprese e di settori produttivi specializzati, rappresenta un caso particolarmente interessante per riflettere su queste sfide. Abbiamo infatti molte opportunità formative e professionali, che però spesso rimangono poco conosciute dai giovani e dall’opinione pubblica.

Questa distanza rischia di produrre un doppio effetto negativo: da un lato, i ragazzi incontrano difficoltà nel progettare percorsi consapevoli; dall’altro, le imprese faticano a intercettare le nuove generazioni. Ecco perché diventa essenziale sviluppare un lavoro di conoscenza e progettazione condivisa, che coinvolga studenti, istituzioni, scuole, università e imprenditori. Ciò che stiamo presentando oggi è un piccolo mattoncino in questa direzione: un contributo che ci permette di leggere il quadro di una generazione che si trova di fronte a sfide inedite, ma che dimostra al tempo stesso grande consapevolezza e desiderio di protagonismo.

I dati ci dicono che i giovani cremonesi non mancano di talenti, aspirazioni e voglia di mettersi in gioco. Ma ci dicono anche che hanno bisogno di orientamento, di connessioni reali con il mondo produttivo e di un territorio capace di essere più attrattivo. Come Giovani Industriali sentiamo la responsabilità di ascoltare queste voci. Siamo imprenditori, ma prima di tutto cittadini di questo territorio: sappiamo che il futuro delle nostre imprese non può prescindere dal futuro dei nostri giovani”.

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