Assalto all'autogrill, 3 rapinatori
condannati: 6 anni la pena più alta
La pena più alta, sei anni, è stata emessa per un albanese di 38 anni residente a Cremona (per lui il pm Federica Cerio aveva chiesto 5 anni e 8 mesi). Gli altri due rapinatori, un 36enne cremonese e una 26enne cremonese, sono stati condannati rispettivamente a 5 anni (il pm ne aveva chiesti 4 anni e 4) e 4 anni e 10 mesi, stessa richiesta formulata dall’accusa. Tutti sono ancora in carcere e tutti sono stati processati con il rito abbreviato. Una quarta componente del gruppo, una marocchina di 43 anni residente a Cremona, affronterà il giudizio ordinario davanti al collegio.
I due cremonesi e l’albanese erano stati arrestati nel novembre dell’anno scorso dopo aver messo a segno una rapina all’autogrill dell’area di servizio autostradale Cremona Sud. I rapinatori erano stati trovati in flagranza di reato dagli agenti della Squadra Mobile e dai colleghi della Stradale che avevano portato avanti le indagini in seguito a due colpi consumati in precedenza all’autogrill dell’area di servizio Cremona Nord.
Bottino: denaro, sigarette e “gratta e vinci”. Gli investigatori avevano acquisito le querele delle vittime, visionato per diverse ore le immagini dei sistemi di videosorveglianza e studiato il modus operandi dei rapinatori, oltre ad effettuare numerosi servizi di osservazione nelle ore serali e notturne. Una mossa che aveva consentito di sorprendere gli imputati nell’atto di compiere due diversi “sopralluoghi” all’autogrill di Cremona Sud.
La notte del 4 novembre, non appena arrivata la segnalazione della rapina da parte del barista dell’autogrill, gli agenti, che nel frattempo avevano già acquisito tutti gli elementi utili per individuare e fermare i responsabili, avevano coordinato gli equipaggi della Volante, riuscendo a bloccare la fuga dell’autovettura con a bordo i rapinatori e la refurtiva.
Pochi minuti prima, i tre si erano recati nell’area di servizio, dove i due cremonesi, a volto coperto, avevano puntato un taglierino alla gola del barista, facendosi consegnare 300 euro in contanti e oltre 30 pacchetti di sigarette per poi uscire, raggiungere il complice albanese a bordo di una Peugeot a lui intestata e dileguarsi. I tre rapinatori, però, si erano trovati la strada sbarrata dagli equipaggi della polizia e a quel punto erano stati costretti ad arrestare la marcia e arrendersi.
Il 20 ottobre del 2024, invece, l’albanese e la marocchina avevano messo a segno un altro colpo ai danni dell’autogrill Cremona Nord. In quell’occasione avevano minacciato l’unica dipendente presente in quel momento, intimandole di consegnare loro l’incasso: banconote, 157 biglietti della lotteria di vincita istantanea e 6 pacchetti di sigarette per un valore di 1.581,20 euro.
Autori della successiva rapina del 26 ottobre, sempre al Cremona Nord, sono stati ritenuti l’albanese, la marocchina e la 26enne cremonese: sempre di notte avevano minacciato un’altra dipendente (l’unica presente al momento della rapina) di consegnare loro l’incasso, impossessandosi così di banconote, 171 biglietti della lotteria di vincita istantanea e ad estrazione di diverso valore economico, 31 pacchetti di sigarette di diverse marche e 4 confezioni di sigarette elettroniche per un valore complessivo di 1.835,20 euro.
Il presunto coinvolgimento della marocchina nelle rapine era emerso nel corso di un’indagine in seguito all’arresto della donna, avvenuto nel marzo scorso da parte dei carabinieri, con l’accusa di tentato furto con strappo ai danni di una 70enne nel parcheggio del centro commerciale CremonaDue di Gadesco Pieve Delmona. La marocchina aveva cercato di strappare la borsa all’anziana mentre quest’ultima stava camminando. La vittima aveva tentato di opporsi, ma era caduta, riportando leggere lesioni. Ad evitare che la ladra riuscisse a portare a termine il furto era stato l’intervento tempestivo di un carabiniere libero dal servizio che aveva assistito alla scena. Con l’aiuto di un passante era riuscito a fermare la straniera, che era stata arrestata e portata in carcere.
Per le rapine nelle aree di servizio, per lei il processo si aprirà il prossimo 21 ottobre.
Sara Pizzorni