Silvestri: "Mi sono preso
una rivincita personale"
Un ritorno in campo atteso e da titolare nell’1-1 tra Como e Cremonese per Marco Silvestri. Proprio il portiere ha parlato in conferenza stampa dopo la partita.
Come giudichi la gara di oggi?
“Sicuramente è un punto importantissimo, il Como è fortissimo e gioca bene a calcio. Oggi non era per niente facile, abbiamo avuto grande solidità senza concedere nulla di clamoroso. Ci portiamo a casa il pareggio e la consapevolezza di dover essere una squadra in cui ognuno lotta per i compagni”.
Cosa significa scoprire di giocare a pochi minuti dal fischio d’inizio? Personalmente come stai?
“Sono contento, mi sentivo tranquillo e sereno. Questo ha aiutato anche a fare una prestazione di buon livello, a Cremona mi sto trovando benissimo. L’estate non è stata semplice per tanti motivi, mister Nicola e Squizzi mi hanno voluto e sono veramente felice di essere qui: hanno creduto in me e pensano che possa fare ancora tanto. Mi sto godendo ogni singolo allenamento e affronto la settimana come se dovessi giocare, questo mi ha permesso di farmi trovare pronto”.
C’era emozione?
“Adrenalina direi, la voglia di dimostrare a tutti di essere ancora un portiere da Serie A. Ho scoperto a ridosso del riscaldamento di dover giocare”.
Cosa é cambiato rispetto al solito?
“Sapevamo di affrontare una squadra con caratteristiche precise e tanti giocatori di qualità bravi nei duelli. Il mister ha modificato l’assetto tattico, ma quando c’è una squadra che lavora come stiamo facendo noi ogni giorno, tutti risulta più semplice. Abbiamo seguito le indicazioni della settimana e abbiamo portato a casa un punto importante”.
Imbattibilità, al mister importa poco, a te?
“Conosco come la pensa Nicola, ma è anche vero che finché rimane tale a noi aiuta parecchio. Qualcosina quindi cambia a livello mentale, poi il ko arriverà, ma intanto gli altri devono sudarsela questa vittoria contro di noi”.
Una dedica per questo debutto?
“Sono stati mesi difficili dove ero sulla bocca di tutti, é stata dura non ricevere proposte, ma io e la mia famiglia abbiamo retto fino alla fine e poi é arrivata la chiamata della Cremo. La dedica é quindi per mia moglie che mi è stata sempre vicino”.
Lorenzo Scaratti