Colpi all'all'autogrill, condannata
anche ultima componente del gruppo
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I rapinatori dell’autogrill sono stati tutti condannati. Cinque anni e sei mesi è la pena inflitta oggi all’ultima componente del gruppo, una marocchina di 43 anni residente a Cremona che aveva partecipato al colpo messo a segno il 26 ottobre del 2024 all’area di servizio autostradale Cremona Nord. La donna è stata invece assolta dall’accusa di aver partecipato all’assalto di sei giorni prima sempre nello stesso autogrill.
Gli altri complici, tutti in carcere e tutti processati con il rito abbreviato, sono già stati condannati in udienza preliminare. La pena più alta, sei anni, è stata emessa per un albanese di 38 anni residente a Cremona, mente gli altri due rapinatori, un 36enne cremonese e una 26enne cremonese, sono stati condannati rispettivamente a 5 anni e 4 anni e 10 mesi.
I due cremonesi e l’albanese erano stati arrestati nel novembre dell’anno scorso dopo aver compiuto una rapina all’autogrill dell’area di servizio autostradale Cremona Sud. I rapinatori erano stati trovati in flagranza di reato dagli agenti della Squadra Mobile e dai colleghi della Stradale che avevano portato avanti le indagini in seguito a due colpi consumati in precedenza all’autogrill dell’area di servizio Cremona Nord.
Bottino: denaro, sigarette e “gratta e vinci”. Gli investigatori avevano acquisito le querele delle vittime, visionato per diverse ore le immagini dei sistemi di videosorveglianza e studiato il modus operandi dei rapinatori, oltre ad effettuare numerosi servizi di osservazione nelle ore serali e notturne. Una mossa che aveva consentito di sorprendere gli imputati nell’atto di compiere due diversi “sopralluoghi” all’autogrill di Cremona Sud.
La notte del 4 novembre, non appena arrivata la segnalazione della rapina da parte del barista dell’autogrill, gli agenti, che nel frattempo avevano già acquisito tutti gli elementi utili per individuare e fermare i responsabili, avevano coordinato gli equipaggi della Volante, riuscendo a bloccare la fuga dell’autovettura con a bordo i rapinatori e la refurtiva.
Pochi minuti prima, i tre si erano recati nell’area di servizio, dove i due cremonesi, a volto coperto, avevano puntato un taglierino alla gola del barista, facendosi consegnare 300 euro in contanti e oltre 30 pacchetti di sigarette per poi uscire, raggiungere il complice albanese a bordo di una Peugeot a lui intestata e dileguarsi. I tre rapinatori, però, si erano trovati la strada sbarrata dagli equipaggi della polizia e a quel punto erano stati costretti ad arrestare la marcia e arrendersi.
Il 20 ottobre del 2024, invece, l’albanese aveva messo a segno un altro colpo ai danni dell’autogrill Cremona Nord. In quell’occasione avevano minacciato l’unica dipendente presente in quel momento, intimandole di consegnare loro l’incasso: banconote, 157 biglietti della lotteria di vincita istantanea e 6 pacchetti di sigarette per un valore di 1.581,20 euro. Secondo l’accusa, ci sarebbe stata anche la marocchina processata oggi, ma la donna è stata assolta.
E’ stata invece condannata per il colpo del 26 ottobre, sempre al Cremona Nord, insieme all’albanese e alla 26enne cremonese: sempre di notte avevano minacciato un’altra dipendente (l’unica presente al momento della rapina) di consegnare loro l’incasso, impossessandosi così di banconote, 171 biglietti della lotteria di vincita istantanea e ad estrazione di diverso valore economico, 31 pacchetti di sigarette di diverse marche e 4 confezioni di sigarette elettroniche per un valore complessivo di 1.835,20 euro.
Il coinvolgimento della marocchina era emerso nel corso di un’indagine in seguito all’arresto della donna, avvenuto nel marzo scorso da parte dei carabinieri, con l’accusa di tentato furto con strappo ai danni di una 70enne nel parcheggio del centro commerciale CremonaDue di Gadesco Pieve Delmona. La marocchina aveva cercato di strappare la borsa all’anziana mentre quest’ultima stava camminando. La vittima aveva tentato di opporsi, ma era caduta, riportando leggere lesioni. Ad evitare che la ladra riuscisse a portare a termine il furto era stato l’intervento tempestivo di un carabiniere libero dal servizio che aveva assistito alla scena. Con l’aiuto di un passante era riuscito a fermare la straniera, che era stata arrestata e portata in carcere.
Sara Pizzorni