Musica e arte visive: presentata
la rassegna "Intermissions"
Un connubio tra musica e arti visive. Presentato in Comune a Cremona il progetto Intermission, curato da dipartimento di musicologia. Il progetto si articolerà in quattro incontri che saranno divisi tra i mesi di novembre e dicembre in sedi molto differenti della città, proprio perché gli ideatori vogliono raccontare anche attraverso gli stessi luoghi attraverso i quali si snodano gli eventi l’identità e la storia della città. Quattro i luoghi interessati: Comune di Cremona, dipartimento di musicologia, museo archeologico e il Mob Club, la realtà più vicina ai giovani.
Nel panorama culturale contemporaneo, le intersezioni e le contaminazioni tra le arti visive e la musica si rivelano una scelta espressiva sempre più diffusa ed evidente. Queste due forme d’espressione, apparentemente distinte, condividono un linguaggio fatto di ritmo, armonia e immaginazione, in grado di suscitare emozioni profonde e di offrire nuove prospettive sulla realtà. Cremona, con la sua antica tradizione musicale e il suo ricco patrimonio artistico, si presenta come lo scenario ideale per una rassegna che intende porre in dialogo l’arte con la musica e il suono. Il nostro progetto nasce con l’obiettivo di esplorare questa connessione e di valorizzarla attraverso una serie di incontri in cui opere visive e performance musicali e sonore dialogano tra loro.
Quello che si sta sviluppando, in particolare, riguarda un ambito che, ancora oggi, non è pienamente definito e su cui la riflessione teorica è ancora in divenire: la relazione tra la materia visiva e quella sonora. In questo territorio di confine, gli artisti si muovono liberamente, lasciandosi guidare dal suono per arrivare al visivo, o partendo da forme visive per indagare dimensioni sonore. Si tratta di una ricerca che mette in discussione le tradizionali categorie disciplinari e apre nuove strade alla comprensione del linguaggio artistico contemporaneo. Il logo di Intermissions si ispira alle figure di Chladni, straordinarie geometrie che emergono dalle vibrazioni sonore su lastre vibranti. Scoperte dal fisico Ernst Chladni nel 1787, queste forme visibili si generano nei punti in cui le vibrazioni si annullano, rivelando connessioni perfette tra frequenza e forma.
La cimatica, evoluzione contemporanea di questi studi, esplora il modo in cui il suono può letteralmente modellare la materia, rendendo visibile l’invisibile. Così prende forma il nostro logo: frequenze che diventano immagine, pause che diventano spazio, un’identità fondata sul suono. Intermissions of music and art nasce nel contesto del Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali dell’Università di Pavia, ma aspira a creare un ponte tra il mondo accademico e il tessuto urbano. Perciò ogni appuntamento avrà luogo in una sede diversa della città, trasformando così Cremona in un palcoscenico diffuso in cui il patrimonio urbano diventa parte integrante dell’esperienza artistica. Questo approccio mira a rafforzare il legame tra creatività, territorio e partecipazione attiva, con l’obiettivo di proporre non soltanto una rassegna di eventi, ma un modo nuovo di vedere e ascoltare il mondo, nutrendo la percezione sensoriale e intellettuale di ogni partecipante.
Il progetto sarà articolato in 4 incontri che si svolgeranno nei mesi di novembre e dicembre 2025.