Cronaca

Agguato a un giovane in discoteca
"Ti ammazziamo": rapina e lesioni

La notte del 25 giugno del 2023, in una discoteca di Casale Cremasco, sarebbe andato in scena un vero e proprio agguato ai danni di un giovane italiano da parte di un gruppo di ragazzi, quasi tutti ventenni, il cui obiettivo, secondo la vittima, sarebbe stato quello di vendicarsi. Qualche tempo prima, infatti, il ragazzo aveva colpito con un fendente un giovane della compagnia. “Ero stato accerchiato e mi sono difeso. Ho subito un processo per questo e ho pagato il mio errore“, ha detto oggi in aula Dario (nome di fantasia), parte civile nel processo contro un giovane marocchino accusato di tentata rapina e lesioni.

Quella sera Dario era in discoteca con amici quando è stato avvicinato dall’imputato. “Voleva togliermi la mia collana d’oro con la croce e i miei orecchini”, ha raccontato il giovane, che si era sentito dire: “Stasera collana e orecchini vengono a casa con me”. Secondo il suo racconto, il marocchino, che nel frattempo era stato raggiunto da un amico albanese, gli aveva tirato la collana, ma la catenina non si era stappata e Dario era riuscito ad impedire che gli portassero via i suoi preziosi.

Vieni fuori che ti facciamo fare la fine del nostro amico, vieni che ti ammazziamo“, gli avrebbe detto l’imputato. “Mi ha preso per il collo da dietro, voleva farmela pagare“, ha spiegato la giovane vittima, che dopo un inseguimento con il marocchino e l’albanese all’interno del locale era riuscito a raggiungere i buttafuori a cui aveva chiesto aiuto. “Se esco mi ammazzano“, aveva detto il ragazzo agli addetti alla sicurezza, che l’avevano scortato al parcheggio dove era venuto a prenderlo il padre, avvertito di ciò che stava succedendo.

“Quando mi ha chiamato, mio figlio era molto spaventato“, ha riferito il padre, che dopo la chiamata del ragazzo si era catapultato in auto per andarlo a prendere. “Volevano aggredirlo. Io gli ho detto di nascondersi e mi sono fatto passare il buttafuori affinchè non lo facesse uscire, sennò quei ragazzi l’avrebbero ammazzato. Quando sono arrivato al parcheggio lo hanno accompagnato fuori”. Già quando ero in viaggio ho chiamato i carabinieri”.

In udienza sono stati sentiti i testimoni del pm Chiara Treballi. Tutti amici di Dario che quella sera erano con lui nel locale. “Si sono accaniti subito contro di lui“, ha detto uno dei giovani. “Ho visto che lo inseguivano all’interno della discoteca e che hanno tentato di strappargli la catenina.  Gli hanno dato uno schiaffo sulla nuca e poi gli sono corsi dietro”, ha raccontato un altro testimone. “Di armi non ne ho viste, ma c’era un ragazzo che continuava a toccarsi dietro la schiena come se avesse un coltello“. Nel locale, secondo quanto emerso dai racconti, era presente anche il ragazzo che tempo prima era stato accoltellato da Dario.

Per la prossima udienza, fissata al 24 febbraio, saranno sentiti i testimoni della difesa.

Sara Pizzorni 

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