Cultura

Il cremonese Giorgio Denti
espone all'Officina dell'arte

Il programma espositivo dell’Officina dell’Arte di via Alberoni 14 a Piacenza continua con la mostra personale del cremonese  Giorgio Denti. L’esposizione, intitolata “Geometrie”, sarà inaugurata sabato 22 novembre alle 17,30, con la presentazione del critico e storico d’arte Simone Fappanni.

Già presidente del Centro Pinoni, infaticabile promotore culturale, l’artista ha esposto i suoi dipinti e le sue fotografie in importanti sedi, fra cui il Museo di Storia Naturale di Cremona, sua città natale. In esposizione presenta una ventina di pezzi d’arte geometrica, una forma d’espressione creativa che impiega elementi poligonali, linee e colori per creare composizioni visive.

Questo genere spazia da opere puramente astratte a pezzi schiettamente figurativi ed è caratterizzato da una forte enfasi sulla struttura e sulla simmetria. La poetica di questa corrente ha le sue radici nelle avanguardie del Novecento e in maestri del calibro di Piet Mondrian, Kazimir Malevich e Bridget Riley.

«Questi artisti, così come nella personale esperienza di Denti – aggiunge Fappanni – hanno posto l’accento sull’importanza delle forme geometriche pure e hanno impiegato, Mondrian in primis, i colori primari, dando ad essi significati simbolici ben precisi, capaci di evocare significati universali accessibili, però, al grande pubblico. Giorgio, nella sua costante ricerca, fonde elementi molto personali a temi di carattere universale, invitando l’osservatore a cercare ciò che sta “dentro” e “oltre” la materia e le infinite suggestioni del colore. I suoi pezzi, che spesso comprendono materiali di vario genere, anche di recupero, comprendono, infatti, riferimenti che vanno a lambire una complessa e raffinata riflessione sull’esistenza».

«Agli inizi – aggiunge l’artista – mi limitavo a eseguire semplici disegni matita e pastelli. Poi, gradualmente, spinto dalla la curiosità del sapere e capire “il perché” delle cose e delle persone, iniziai a “guardare il mondo” con una piccola macchina fotografica regalatami per un mio compleanno. Durante la maturità mi accorsi di aver accumulato tanta esperienza e conoscenza che sentivo di non poter tenerla tutta per me. Cominciai ad usare i colori per esternarla.

Mi accorsi che la fotografia non mi era sufficiente, dovevo completare con i colori, più precisamente i colori che vedevo rappresentati nelle mie fotografie. Nella pittura preferisco l’immediatezza: a undici dei lavori esposti ho dato un titolo evidenziato, però, attraverso il colore partendo da temi universali, mentre gli altri sono composizioni dove forme, colori si completano in armonia».

La personale, accompagnata da una brochure monografica, può essere visitata gratuitamente fino al 9 dicembre da martedì a sabato dalle 16,00 alle 18,45.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...