Stalking: sotto accusa moglie
e marito. Vittima, la ex di lui
Marco e Lucia (nomi di fantasia), marito e moglie, entrambi 56enni, sono accusati di stalking nei confronti della donna con cui l’imputato aveva avuto una relazione. Ma poi lui era tornato insieme alla moglie e da quel momento, secondo l’accusa, la coppia avrebbe messo in atto comportamenti persecutori nei confronti della ex di lui. In udienza preliminare, la vittima si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Fabrizio Vappina, mentre i due coniugi sono difesi dall’avvocato Micol Parati.
Per la procura, i due, dal maggio del 2023 al marzo di quest’anno, avrebbero molestato e minacciato Valeria (nome di fantasia), 52 anni, con la quale Marco aveva avuto una relazione extraconiugale durata sette anni e terminata nel marzo del 2022. A tutte le ore del giorno e della notte avrebbero effettuato numerose telefonate a Valeria, tutte con “numero sconosciuto”, sia all’utenza fissa del locale della vittima, che sul suo cellulare. Telefonate sempre mute.
Tra il marzo e il giugno del 2023, dalle analisi sugli apparecchi telefonici, è emerso che la coppia avrebbe contattato la vittima per un totale di 101 volte, telefonate registrate a qualunque orario della giornata, con una durata minima di un secondo e massima di quaranta secondi, “un tempo non sufficiente per una normale conversazione telefonica”.

I due imputati avrebbero poi effettuato numerosi passaggi a bordo della loro auto, sia sotto l’abitazione di Valeria che davanti al suo locale, in quest’ultimo caso continuando a transitare avanti e indietro e rallentando in corrispondenza dell’ingresso, talvolta facendo “sorrisini”, altre volte gesti o proferendo insulti.
La coppia avrebbe seguito la vittima di frequente anche quando in macchina c’era lei, tallonandola nei suoi tragitti da e verso casa, non corrispondenti a quelli più agevoli per gli imputati per raggiungere la propria casa.

Il 24 febbraio scorso, poco dopo le 22, l’avrebbero seguita nel suo tragitto dalla scuola di danza fino a casa del suo compagno. Anche il 17 marzo l’avrebbero seguita, effettuando anche una pericolosa manovra di sorpasso. Il 31 marzo l’imputata avrebbe inviato alla “rivale” un messaggio in cui le chiedeva di essere immediatamente chiamata, “prima che succeda l’irreparabile”, e una volta chiamata le aveva fatto sapere di essere stata convocata dalle forze dell’ordine, esortandola a rimettere la querela che Valeria le aveva detto di aver sporto, dicendole che se non lo avesse fatto, lei stessa l’avrebbe denunciata per una fotografia pubblicata in passato.
Il comportamento degli imputati avrebbe provocato nella 52enne un “fondato timore per la propria incolumità” e “costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita“, come ad esempio il fatto di smettere di uscire se non per lo stretto necessario.
Si torna dal giudice il prossimo 2 marzo.
Sara Pizzorni