Cronaca

Minacce dal vicino: "Mani al collo
e pistola alla gola". A processo

Aveva minacciato il vicino di casa puntandogli contro una pistola, ed è finito a processo con l’accusa di minaccia aggravata. L’episodio risale al 31 agosto del 2019 verso le 23. “Me lo ricordo bene”, ha detto oggi la vittima, 70 anni, che con l’imputato, un giovane siciliano di 28 anni, aveva già avuto degli screzi. “Ero davanti alla televisione, stava per finire la partita Juve-Napoli, quando improvvisamente ho sentito battere forte alla porta di casa”.

L’uomo aveva aperto e si era trovato davanti il vicino del piano di sotto. “Sono stato afferrato per il collo e mi sono sentito puntare una pistola con cui sono stato spinto a forza in casa. “Te ne devi andare, ti spacco il cranio, ti faccio fuori”, gli avrebbe detto l’imputato. “Ero molto spaventato“, ha ricordato oggi il residente. Non so di che tipo fosse la pistola, non so se aveva il tappo rosso”.

In soccorso dell’uomo era sopraggiunto uno dei condomini dello stabile. Perchè quella reazione da parte del 28enne?. “Il mio vicino”, è stata la spiegazione fornita dalla vittima, “era convinto che mio figlio spostasse i mobili ed era infastidito dal rumore. Ma non è vero”. Al giudice l’uomo ha riferito di abitare nel palazzo dal 1985 e di non aver mai avuto problemi con nessuno.

In casa dell’imputato, le forze dell’ordine, che erano state allertate per l’accaduto, avevano effettivamente trovato una pistola. L’arma si è rivelata essere una pistola a salve.

Il 28enne, assistito dall’avvocato Enrico Moggia, si difenderà nell’udienza del prossimo 18 marzo. Prima verrà sentita sua moglie, per la quale è stato disposto l’accompagnamento coattivo, visto che oggi non si è presentata. Per quella data è prevista anche la sentenza.

Sara Pizzorni

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