Cronaca

Premio Lea Garofalo, la sorella
Marisa: "Abbandonati dallo Stato"

Quarta edizione, questa dedicata alle donne e alla violenza mafiosa, del Premio Nazionale Lea Garofalo. Un intreccio vivo di memoria, legalità, istituzioni, studenti, testimoni, magistrati, esperti e familiari. Tutti uniti nel nome di una donna che ha detto no alla ’ndrangheta senza arretrare di un centimetro, una scelta di campo pagata con la vita. L’incontro si è tenuto al liceo Manin di Cremona.

“Lea ha denunciato – ha raccontato la sorella Marisa – perché, come mi diceva sempre, mi manca l’aria, mi sento soffocare. Lei non voleva sottostare alle le regole del suo compagno, le regole di ‘ndrangheta. Ha denunciato per amore di sua figlia Denise e quindi credo che la storia di Lea, oltre ad essere una brutta pagina di cronaca che ha colpito soprattutto la mia famiglia, credo possa lanciare un messaggio molto forte: quello della denuncia, dell’amore, del coraggio”.
SB

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...