Cremona brilla tra le Dop: 15°
posto in Italia per valore generato
Con un valore di 350 milioni, Cremona si distingue nella classifica nazionale delle produzioni Dop, evidenziando la crescita del settore agroalimentare lombardo e la qualità dei suoi prodotti.
Cremona nella top 20 nazionale per produzioni Dop. A dirlo il nuovo Rapporto Ismea–Qualivita 2025, presentato a Roma. La nostra provincia si colloca infatti al 15° posto nella classifica, con 350 milioni di valore generato dalla Dop Economy, crescendo del 19,5%.
Accanto a Cremona ci sono altri due territori lombardi nella parte alta della classifica: Brescia, che è al 4° posto con 1 miliardo e 28 milioni (+6,5%) e Mantova, che è 9ª con 700 milioni (+20,9%), confermandosi la provincia che cresce di più in Italia.
“La Lombardia si conferma un pilastro della qualità agroalimentare italiana e, nel 2024, è la regione che cresce di più in senso assoluto nell’intera Dop Economy nazionale. Il valore complessivo dei nostri prodotti a Denominazione d’Origine raggiunge infatti i 2,9 miliardi di euro, con un incremento del +13%, grazie al lavoro di 8.200 operatori e a un patrimonio fatto di 75 prodotti DOP, IGP e STG”. A dirlo è Alessandro Beduschi, assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste e consigliere Ismea.
La Lombardia conferma la propria forza nell’agroalimentare di qualità, posizionandosi terza in Italia per valore generato. Trainano soprattutto le filiere lattiero-casearie. “Il dato più impressionante arriva ancora una volta dai formaggi, vera spina dorsale del nostro sistema agroalimentare” sottolinea Beduschi. Il valore dei prodotti lattiero-caseari Dop in Lombardia supera infatti i 2 miliardi di euro, rappresentando il 70% della Dop Economy regionale.
Nella classifica nazionale spicca il Grana Padano, primo prodotto Dop al mondo con 2,18 miliardi di euro (+23%), seguito dal Parmigiano Reggiano (prodotto anche in Lombardia) con 1,7 miliardi (+10,1%). Ai vertici dei prodotti Dop ci sono anche il Gorgonzola, quinto assoluto, 460 milioni (+7,1%) e la Bresaola della Valtellina: undicesima, 253 milioni (+12,1%). Tra i primi dieci formaggi figurano anche Taleggio (55 milioni, -0,5%) e Provolone Valpadana (53 milioni, +6,8%).
Risultati significativi anche nel settore ortofrutticolo, dove spicca il Melone Mantovano Igp, che registra un vero boom con 19 milioni di valore alla produzione e una crescita del +25,7%. Il comparto vitivinicolo lombardo, con un valore Dop pari a 494 milioni di euro, si conferma uno dei distretti enologici di qualità più importanti del Paese.
“Questi numeri – conclude Beduschi – non sono solo fredde statistiche, ma raccontano la forza delle nostre filiere, la capacità di innovare mantenendo salde le radici, la reputazione internazionale della Lombardia e il valore economico che la qualità genera sui territori. Con la crescita più alta d’Italia, la nostra regione conferma che investire sulle Denominazioni significa costruire futuro, reddito e competitività”.