Spettacolo

"I concerti della Stauffer",
rassegna al via il 13 dicembre

La rassegna prende il via sabato 13 dicembre. I concerti si terranno al Museo del Violino. Il progetto affianca in scena i Maestri con gli Allievi in un percorso programmatico che attraversa tutta la letteratura musicale, dal Barocco sino alle ultime propaggini della nuova musica.

La sede della Stauffer

 

Armonia d’inverno è il titolo del concerto di partenza della rassegna I Concerti della Stauffer, progetto artistico realizzato dall’Accademia Stauffer che porta in scena – nell’Auditorium Giovanni Arvedi del Museo del Violino – i suoi giovani musicisti diretti e affiancati dai Maestri. Si parte, dunque, il 13 dicembre (ore 20.30) con lo Stauffer String Ensemble, diretto da Roman Simovic nel ruolo anche di violino solista. Il programma, di grande varietà stilistica – impagina il Concerto brandeburghese n. 3 di Johann Sebastian Bach, la Serenata per Archi di Pëtr Čajkovskij, per concludersi con Las Cuatro Estaciones Porteñas di Astor Piazzolla.

I Concerti della Stauffer confermano quell’intento programmatico dell’Accademia che fa procedere in parallelo l’alta formazione e la pratica artistica, offrendo agli allievi un’esperienza formativa articolata e completa. Il confronto diretto con la scena, intesa come luogo fisico in costante mutamento, con lo spazio, con il leggìo accanto, con il pubblico, diventa parte integrante del processo di perfezionamento che si completa con la possibilità di lavorare al fianco dei grandi Maestri.

Ogni appuntamento della rassegna rappresenta non solo l’occasione di ascoltare artisti di acclarata fama, come Simovic, Brunello, Lucchesini, l’Ensemble intercontemporain, Blacher, Accardo, Giuranna, Spinosi, ma è la punta di diamante di un percorso lungo e complesso, frutto di un lavoro che si innesta su una trama di metodi didattici, esperienze e stili interpretativi diversi, conoscenze tecniche e sensibilità estetiche anche assai lontane tra loro. La Stauffer è, prima di tutto, un laboratorio di sperimentazione aperto a ogni innovazione, che non impone confini alla ricerca artistica né al dialogo tra tradizione, contemporaneità e post-modernità.

Anche la scelta dei programmi riflette questa visione: un itinerario che attraversa epoche, linguaggi e formazioni strumentali differenti, guidando i giovani musicisti attraverso le complessità della prassi storica, dalle architetture polifoniche barocche alla profondità del grande repertorio otto-novecentesco, fino alle asperità e alle tensioni della contemporaneità.

Una sorta di circolarità emerge proprio nella costruzione dei programmi impaginati in questo ciclo che si apre nel segno della più illustre tradizione classica per concludersi nella dimensione luminosa e apollinea della nuova musica.

Si parte, infatti, da un arco coerente che unisce la perfezione architettonica di pagine bachiane del concerto inaugurale, per giungere alla conclusione della rassegna che volge lo sguardo al presente, con il progetto Kurtág100, realizzato in collaborazione con l’Ensemble intercontemporain, – che torna dopo Boulez100 – e si inserisce nei progetti di collaborazione che la Stauffer instaura con i protagonisti internazionali della musica del nostro tempo.

In questo cerchio programmatico si irradiano diversi percorsi artistici, sempre tratteggiati dai più illustri interpreti della scena sovranazionale e dai bravissimi Allievi della Stauffer. Si potrà così ascoltare il repertorio cameristico e solistico grazie alla presenza di Mario Brunello e Andrea Lucchesini, il tradizionale e atteso Omaggio a Cremona con Salvatore Accardo e Bruno Giuranna, la direzione di Kolja Blacher e Jean-Christophe Spinosi sul podio dello Stauffer String Ensemble.

I Concerti della Stauffer sono quindi la manifestazione più visibile e identificativa di un’Accademia che mette la formazione al centro, e che nella responsabilità artistica condivisa tra maestri e allievi trova la propria forma più autentica di eccellenza.

I Concerti della Stauffer continuano a marzo, con un doppio appuntamento – giovedì 5 e venerdì 6 – dedicato a un dialogo ideale tra Bach e Mieczysław Weinberg, compositore polacco della prima metà del ‘900, riscoperto di recente, che ha regalato una produzione operistica e strumentale di enorme valore. Protagonisti saranno Mario Brunello e i giovani violoncellisti Stauffer, Luis Dias Canali, Chiara Kaufman, Mattia Midrio e Giada Moretti.

Mercoledì 15 aprile, invece, il pianista Andrea Lucchesini si unisce al Quartetto di Genova e al Quartetto Quazar per un “armonioso incontro” cameristico per interpretare i quintetti di Brahms e Šostakovič.

Il 24 aprile lo Stauffer String Ensemble torna in scena con Metamorphosen, Studio per 23 Archi di Richard Strauss. Sul podio Kolja Blacher e al violoncello Joël Geniet, per un programma che include, inoltre, Noam Sheriff e Carl Philipp Emanuel Bach.

L’8 maggio è dedicato al tradizionale Omaggio a Cremona, con Salvatore Accardo, Bruno Giuranna e gli Allievi Stauffer impegnati in pagine di Schönberg e Schumann.

Martedì 7 luglio lo Stauffer String Ensemble sarà guidato da Jean-Cristophe Spinosi, direttore francese, celebre per le sue scelte stilistiche di grande originalità, che propone un impaginato concertistico che unisce Bach, Vivaldi e Arvo Pärt, seguendo quella linea del contrappunto che si sottende alle opere dei tre compositori.

La stagione si conclude il 10 luglio con Kurtág100, un tributo al grande compositore ungherese nel centenario della nascita, con l’Ensemble intercontemporain – che torna dopo il fortunato e applaudito progetto Boulez100 – e gli Allievi Stauffer impegnati in musiche di Kurtág, Ligeti e Gubaidulina.

Tutti i concerti della rassegna sono a ingresso libero, previa prenotazione sulla piattaforma Eventbrite. Le informazioni sulle date di apertura delle prenotazioni sono riportate all’interno delle pagine dei singoli eventi.

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