Juvi, un buon primo tempo
poi l’Urania ribalta la partita
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Cremona perde ancora, e fa male perché l’occasione era di quelle da sfruttare. Un primo tempo solido, costruito con idee chiare e personalità, non basta alla Juvi per cambiare la rotta di un periodo complicato: l’Urania alza i giri nella ripresa, ribalta l’inerzia e lascia i gigliati con un’altra serata amara. Finisce 84 a 78 e per la Juvi è la quinta sconfitta consecutiva.
La Juvi apre la partita all’Allianz Cloud con Vecchiola, Allinei, Garrett, Bartoli e Bortolin. Milano risponde con Gentile, Amato, Morgillo, Taylor e Cavallero. L’avvio dei gigliati è solido, difesa alta e buone letture: dopo i primi due punti dei padroni di casa arriva un parziale di 9-0 firmato Allinei, Vecchiola e Bortolin, che costringe coach Cardani al timeout immediato. La pausa non cambia l’inerzia e Cremona sale fino all’11-4.
Milano si affida a un Gentile efficace in uno contro uno e ricuce fino al -4, ma la Juvi mantiene equilibrio e controllo del ritmo. Il primo quarto si chiude sul 20-14 per Cremona, con 7 punti di Allinei e un Bortolin impattante con 5 punti e 3 stoppate nei primi dieci minuti.
La Juvi riparte con lo stesso copione: difesa alta, ritmo controllato e mani calde sul perimetro. Le triple di Panni e Barbante spingono subito il margine in doppia cifra (16-26). Il capitano aggiunge anche un gioco da tre punti che vale il 16-29, segnale chiaro che Cremona è dentro la partita con la faccia giusta. La Wegreenit prova a mettere sabbia negli ingranaggi, ma la Juvi resta compatta, pur finendo il bonus prima della metà della frazione. Quando Milano torna a -9 (24-33), Bechi richiama tutti per rimettere ordine. La risposta arriva nel finale: McConico si accende con una tripla che tiene lontana l’Urania, ma subito dopo regala un antisportivo che frutta a D’Almeida un 1/2 e a Taylor il canestro del nuovo -8. Gli ultimi secondi sono tutti di Cremona: rubata di McConico e tripla sulla sirena. All’intervallo la Juvi mette insieme un primo tempo solido e va al riposo sul 48-35.
La prestazione della Juvi nel primo tempo è corale e si vede anche nei numeri, con Barbante, Allinei e McConico che guidano il tabellino con 7 punti a testa. Garrett chiude la frazione con 5 assist, mentre Vecchiola firma 6 punti, 3 assist, letture pulite e ritmo imposto nei momenti chiave.
L’Urania rientra con un altro passo e in avvio di terzo quarto rimette subito la testa sulla partita. La Juvi fatica a gestire i palloni, perde qualche pallone di troppo e concede campo alle iniziative milanesi, pur restando avanti di un paio di possessi grazie a qualche giocata individuale. L’inerzia si sposta però dalla parte dei padroni di casa, più lucidi dietro e più efficaci nelle ripartenze, trasformate in canestri costruiti con continuità.
Il sorpasso arriva a poco più di 2’30″ dall’ultimo riposo, con Taylor a firmare il 57-56 e a prendersi l’attacco sulle spalle. L’americano continua a colpire, apre il campo e trascina l’Urania fino al 67-61 (32 A 15 di parziale) con cui si chiude un terzo periodo complicato per Cremona.
La Juvi apre l’ultimo quarto con due liberi del -4, poi prova a rimettere energia sul parquet costringendo l’Urania a spendere subito tre falli. L’inerzia, però, resta saldamente nelle mani dei padroni di casa. Cremona fatica a trovare continuità e, ancora una volta, non arriva l’apporto di un Garrett in evidente difficoltà. A sei minuti dalla sirena i punti di ritardo sono dieci (73-63) e il bonus esaurito di Milano non basta per cambiare l’inerzia.
Le disattenzioni pesano: errori banali, letture sbagliate e qualche decisione arbitrale che innervosisce la panchina oroamaranto. Il calo è netto e il buon primo tempo si dissolve in una ripresa complicata, in cui la Juvi non riesce più a leggere la partita. Milano allunga, Cremona subisce e prova solo nel finale a ridurre l’impatto sul punteggio. All’ultimo giro d’orologio il divario resta a dieci punti. Bartoli tenta la tripla del -7, ma non basta. Gli ultimi possessi servono soltanto a contenere la differenza canestri. Finisce 84-78.
Un’altra sconfitta che pesa, perché arriva al termine di una partita ancora una volta a due velocità: solida nella prima parte, in difficoltà nella seconda. Per l’Urania è Taylor a fare la differenza con 23 punti. Tra i gigliati spicca McConico con 16 punti e 5 rimbalzi; in doppia cifra anche Bortolin e Bartoli (10 punti). Il migliore per assist è Panni, autore di 7 passaggi vincenti.
Cristina Coppola