Cronaca

Politecnico, cambia il Prorettore:
da Gianni Ferretti a Luciano Baresi

Avvicendamento in vista al Campus Città di Cremona. "Il mio lavoro proseguirà qui come docente": spiega Ferretti

Gianni Ferretti e Luciano Baresi

Il Polo territoriale di Cremona del Politecnico di Milano si prepara ad un passaggio di consegne: a fine dicembre Luciano Baresi diventerà il nuovo Prorettore, succederà a Gianni Ferretti.

Professore del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria, Baresi è un volto noto per la sede cremonese del PoliMi e di recente è stato nominato responsabile scientifico del gruppo di lavoro sull’ingegneria del software istituito dal Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica (CINI). Erediterà il ruolo di Prorettore di un Polo territoriale che si appresta ad affrontare la grande sfida di rendere il più possibile attrattivo il nuovo Campus Città di Cremona, di via Bissolati.

Gianni Ferretti, invece, pilastro del distaccamento cremonese del Politecnico, continuerà a ricoprire il ruolo di docente dei corsi di Fondamenti di Automatica, Controlli Digitali e Tecniche e Strumenti di Simulazione nella Facoltà di Ingegneria Industriale e dell’Informazione.

Professor Ferretti, a fine dicembre lascerà il suo incarico: come vive questo passaggio?
“Lo vivo con molta serenità. Sono molto soddisfatto del lavoro fatto: in questi anni il Polo è cresciuto e credo sia anche il momento giusto per lasciare e passare a una visione un po’ più fresca”.

Sono stati anni molto impegnativi?
“Sì, sono stati anni molto lunghi e intensi. Mi occupo del Polo di Cremona da 17 anni: anni impegnativi, ma ricchi di grandissime soddisfazioni. Come dicevo, il lavoro fatto è tanto e ora guardo avanti. Ovviamente non scomparirò: continuerò a lavorare e a fare ricerca per il Polo. È soltanto un cambio di funzione: il mio lavoro proseguirà comunque qui a Cremona”.

Conferma che resterà a Cremona come docente?
“Assolutamente sì: docente, ricercatore e, se servirà, continuerò a occuparmi delle attività sul territorio. Non sparisco di certo”.

Il Polo territoriale cremonese del Politecnico ha vissuto anni di crescita e soddisfazione. C’è un momento particolare che ricorda con più emozione?
“Forse il momento di più grande soddisfazione è quando si aprì la laurea in Music and Acoustic Engineering, perché quello fu il segnale che una grande vocazione di Cremona veniva valutata e considerata”.

E un momento critico?
“Ci sono stati dei momenti critici in cui sembrava che la sorte del Polo fosse segnata, un po’ perché c’era qualche difficoltà legata alla situazione economica, un po’ perché lo slancio iniziale era venuto un po’ meno. Insomma, ho attraversato dei momenti bui, ma devo dire che sono stati largamente superati”.

Vuole ringraziare qualcuno?
“Ci sarebbero tante persone da ringraziare, non finirei più… Diciamo che ringrazio prima di tutto il mio staff del Politecnico, che ha sempre lavorato con grandissimo impegno ed è in grandissima misura a loro che va riconosciuto il merito del fatto che tutte le cose abbiano sempre funzionato bene”.

Ha ancora un obiettivo che vuole portare avanti?
“Sì, l’ultimo, forse, obiettivo che mi propongo è di consolidare il corso di Agricultural Engineering, che a mio avviso è il progetto didattico più bello che abbia mai seguito. I miei sforzi saranno in larga misura dedicati a quello”.

Giovanni Palisto

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