Vanoli distratta, Varese cinica
al PalaRadi passa l'Openjobmetis
Serata storta per la Vanoli Cremona, che a sorpresa cede tra le mura amiche alla Openjobmetis Varese con il punteggio di 79-87. Partita brutta e frammentata, con Cremona distratta e meno ruggente del solito, mentre Varese domina a rimbalzo e porta meritatamente a casa i due punti.
Ndiaye-Anigbogu-Durham-Willis: non è un quintetto monco, ma il modo in cui la Vanoli inizia a mettere a ferro e fuoco il posticipo del PalaRadi, un 10-0 in poco più di tre minuti che costringe coach Kastritis al time-out immediato. Varese ci mette 5 giri di lancette a sbloccarsi e la firma è di Alviti dalla lunga, imitato a stretto giro di posta da Iroegbu e Stewart in avvicinamento per il 7-0 Openjobmetis. Stavolta il timeout lo chiama Brotto, ma Stewart prima si mette in proprio e poi ispira il contropiede di Nkamhoua per la parità a quota 14 dopo 8’. L’inerzia cambia padrone e a sfruttare il vento in poppa è ancora Alviti, che dopo un’iniziativa di Moore mette 5 punti in fila per chiudere il primo quarto sul 22-17 ospite.
E’ una gara sporca e spezzettata e l’Openjobmetis ci sguazza, portandosi sul +8 in avvio di secondo quarto con il gioco da tre punti di Nkamhoua. Per fortuna della Vanoli il metro arbitrale è fiscale e gli ospiti ci cascano, donando 4 liberi di fila ai biancoblu che sanno di ossigeno puro. Alviti conferma la serata brillante mandando al bar Burns, ma il capitano vanoliano si fa immediatamente perdonare e con la collaborazione di Ndiaye firma il -2 (25-27) al 15’.
Il 2/2 di Willis impatta la gara, ma Librizzi si traveste da Steph Curry e con 7 punti in fila tiene avanti i suoi, almeno fino a quando la coppia Ndiaye-Anigbogu non decide di fare la voce grossa e di riportare in vantaggio i biancoblu. L’ultima parola del primo tempo è tuttavia di Varese, che con il coast-to-coast di Iroegbu pareggia la contesa a quota 39 all’intervallo lungo. Manca un po’ di precisione, soprattutto a cronometro fermo, dove il 13/21 di Casarin e compagni fa storcere il naso q.b., al pari del 4/16 da tre punti.
Sarà la pausa prolungata, sarà la posta in palio, ma lo spettacolo latita anche in avvio di ripresa. Ci vuole la tripla di Veronesi per sbloccare la Vanoli, mentre Varese fa i conti con una situazione falli spinosa e con un’allergia prolungata al canestro dal campo. Durham firma il +6 ma Assui e Alviti rispondono, prima della fiammata di Casarin che sigla il +8 (59-51) al 27’. Il quarto fallo dello stesso Casarin non scompone più di tanto i biancoblu, che con l’appoggio di Grant e il canestro di Willis in testa a Librizzi mantengono 6 lunghezze di vantaggio all’ultimo riposo (63-57).
Pronti-via e Varese torna a -2 con l’appoggio di Renfro e il midrange di Nkamhoua. Brotto non ci pensa due volte e ferma la gara, ma ne nascono un fallo in attacco di Grant e il pareggio di Iroegbu. Casarin torna in campo e dà un minimo di respiro all’attacco biancoblu, ma il suo appoggio vale gli unici due punti vanoliani nei primi 5’ di quarto periodo. Varese invece va forte a rimbalzo e cavalca la vena da centometrista di Iroegbu, che griffa il parziale di 10-2 con il quale Varese mette il naso avanti (65-67) al giro di boa. Arrivano pure il quinto di Anigbogu e l’ennesimo rimbalzo offensivo concesso per il +4 Openjobmetis, che in breve tempo vola sul +8 con Alviti. Cremona è in rottura prolungata e non riesce più a costruire nulla in attacco, Varese la attende al varco facendo il vuoto a rimbalzo e correndo bene in campo aperto, capitalizzando ogni occasione e zittendo il PalaRadi. Il finale è garbage time puro e il tabellone premia meritatamente Varese.
Imprecisa al tiro, surclassata a rimbalzo e con ben 19 palloni buttati alle ortiche. Willis ne timbra 19 con 9 assist, Ndiaye mette assieme una doppia-doppia da 12 e 17 rimbalzi, ma non basta. Una giornata storta a questa Vanoli prima o poi doveva capitare, ma è bene voltare immediatamente pagina.
Alberto Guarneri