Il violento decrescendo di Rkomi
si prende il teatro Ponchielli
Può un rapper, da sempre abituato ai palazzetti e ai grandi palcoscenici, portare il suo repertorio in un teatro? Rkomi ha dimostrato di poterlo fare, stregando il Ponchielli di Cremona nell’ultima data del suo tour “Mirko nei teatri”.
Per riuscirci ha scelto una scaletta perfettamente equilibrata tra pezzi intimi, come “Vent’anni“, e tormentoni da radio, tra cui spiccano “Insuperabile” e “Nuovo Range“. Fin da subito il cantante milanese decide di stravolgere le abitudini del teatro con un’entrata a sorpresa dal fondo della platea.
Rkomi, al secolo Mirko Manuele Martorana, trova in poco più di un’ora e mezza e 27 brani il suo “ritmo delle cose”: dialoga con il pubblico, canta da dentro una gabbia sul palco e scende in platea per alcuni brani, tutto rigorosamente a petto nudo. Una scelta che sembra quasi sfidare la rigidità del teatro, ma che al tempo stesso sfrutta la vicinanza con il pubblico che solo uno spazio raccolto come questo può offrire.
Un concerto pensato per mettere da parte Rkomi e conoscere il lato più umano di Mirko, con tutte le fragilità e le emozioni che il cantante stesso ha detto di voler “mostrare più spesso, nonostante le difficoltà”.
Lorenzo Scaratti