Maltrattamenti alla compagna:
disposta perizia psichiatrica
Il giudice, accogliendo l’istanza dell’avvocato difensore Doriano Aiolfi, ha disposto la perizia psichiatrica per un uomo, accusato di aver maltrattato la compagna, verbalmente e fisicamente, allo scopo di verificare se al momento dei fatti fosse capace di intendere e di volere.
Nel corso dell’udienza, svoltasi lunedì mattina al tribunale di Cremona, sono state ascoltate le testimonianze di alcuni vicini, che hanno raccontato di “urla, oggetti che sbattevano, pugni contro il muro” provenire dall’appartamento in cui l’uomo e la sua compagna Anna (nome di fantasia) vivevano. Hanno inoltre riferito di essere stati a loro volta oggetto di insulti e minacce da parte dell’imputato.
Al banco dei testimoni anche il fratello dell’uomo, che ha dichiarato di aver avvisato la donna di prestare attenzione: “Inizialmente, conoscendo il carattere di mio fratello, le avevo detto di avvisarmi se mai avesse avuto qualche problema con lui” ha spiegato. “Volevo tutelarla. Ma non mi ha mai telefonato e non si è mai lamentata di lui. Anzi, mi aveva detto che lei lo avrebbe fatto cambiare”.
Una versione dei fatti confermata anche dalla moglie del fratello, che ha raccontato di aver chiesto ad Anna se vi fossero problemi con il compagno e di come lei avesse sempre negato. Entrambi hanno descritto l’imputato come persona fragile e soggetta a repentini sbalzi di umore.
Durante l’udienza è emerso che l’uomo aveva già ricevuto, in passato, una condanna per fatti analoghi.
Nelle udienze precedenti, la vittima, assistita per parte civile dall’avvocato Marco Simoni, aveva ricostruito la sua versione della storia. La relazione tra i due era iniziata nel luglio 2022 ed era proseguita per circa nove mesi, fino al febbraio 2023. La giovane, rimasta incinta durante la relazione, ha raccontato davanti al giudice l’incubo vissuto: all’inizio il rapporto era sereno, ma dopo pochi mesi il compagno sarebbe diventato sempre più geloso e aggressivo, con litigi frequenti, più volte alla settimana.
Uno degli episodi più gravi sarebbe avvenuto nell’estate 2022, quando il compagno, in preda alla gelosia, l’avrebbe afferrata per il collo con entrambe le mani e tenuta stretta per circa dieci minuti. In un’altra occasione, dopo un litigio, l’avrebbe rinchiusa in bagno per diversi minuti, liberandola solo grazie all’intervento telefonico della madre.
L’escalation di violenza e maltrattamenti sarebbe continuata fino al suo culmine, nel febbraio 2023, quando Anna era già incinta. Durante un rapporto intimo, la giovane si sarebbe rifiutata di proseguire, scatenando la rabbia del compagno, che in un impeto d’ira le avrebbe scagliato sulla mano una copertura in metallo del fornello. Secondo la vittima, gli episodi di maltrattamento verbale erano stati innumerevoli.
L’udienza è stata rinviata al 13 gennaio 2026, e come perito è stato nominato il dottor Franco Spinogatti.
Laura Bosio