La fiamma olimpica snobba Cremona
Opposizione: "Debolezza politica"
Nei giorni scorsi Regione Lombardia ha pubblicato l’itinerario della Fiaccola Olimpica Milano–Cortina 2026 sul territorio regionale, indicando in modo esplicito le tappe ufficiali lombarde della staffetta. Da queste risulta esclusa Cremona, oltre che Lodi: a sottolinearlo sono i consiglieri Alessandro Portesani, Cristiano Beltrami e Marco Olzi (capogruppo e consigliere di Novità a Cremona e capogruppo Fratelli d’Italia) con un’interrogazione al sindaco sul ruolo della città di Cremona nel contesto delle olimpiadi invernali, dal momento che gli altri capoluoghi lombardi sono formalmente indicati come tappe, con data, localizzazione ed evidenza istituzionale, mentre Cremona non compare né come tappa ufficiale, né come evento riconosciuto, né come luogo di celebrazione della staffetta olimpica.
Cinque gli interrogativi rivolti al sindaco Andrea Virgilio e all’assessore allo sport Luca Zanacchi. In primo luogo, “se l’Amministrazione comunale sia in possesso di atti ufficiali della Fondazione Milano Cortina 2026 che qualifichino formalmente Cremona come tappa ufficiale della staffetta olimpica e, in caso affermativo, di renderli pubblici”.
In seconda battuta viene chiesto se “l’Amministrazione confermi che, alla luce dell’itinerario ufficiale pubblicato da Regione Lombardia, Cremona non è annoverata tra le tappe ufficiali lombarde della Fiaccola Olimpica Milano–Cortina 2026″. Terzo quesito: “Se la Giunta ritenga che le espressioni utilizzate dall’Assessore nel Consiglio comunale del 27 gennaio 2025 — quali «oggetto di passaggio», «città in cui di partenza», «partirà da Cremona» — abbiano rappresentato in modo corretto, trasparente e non equivoco il reale ruolo della città nel percorso della fiaccola”.
Infine, “se la Giunta non ritenga che l’esclusione di Cremona, unico capoluogo lombardo insieme a Lodi a non essere tappa ufficiale, costituisca un grave insuccesso politico e istituzionale nella gestione dei rapporti con Regione Lombardia e con la Fondazione Milano Cortina 2026. Ed inoltre quali iniziative politiche e istituzionali siano state intraprese dall’Amministrazione comunale, nel corso dell’ultimo anno, per ottenere per Cremona il riconoscimento formale di tappa ufficiale.
“Altro che tappa: Cremona è stata trattata come un rettilineo tra Brescia e Piacenza – dichiara Alessandro Portesani, capogruppo di Novità a Cremona –. Dopo un anno di parole ambigue, i documenti ufficiali ci dicono la verità: siamo fuori dai Giochi, senza eventi e senza visibilità. Un capoluogo non può accontentarsi di fare da strada.
“Nel Consiglio comunale del 27 gennaio 2025, l’assessore allo Sport Luca Zanacchi aveva parlato di “passaggio”, di “città di partenza” e di un percorso cittadino di 5 chilometri, evitando però di definire Cremona come tappa ufficiale. Oggi, incalza Portesani, con la pubblicazione dell’itinerario ufficiale di Regione Lombardia, emerge un dato inequivocabile: tra i capoluoghi lombardi, solo Lodi e Cremona sono esclusi dalle tappe ufficiali della fiaccola olimpica. Le comunicazioni istituzionali distinguono chiaramente tra tappe ufficiali e semplici città di passaggio. Cremona rientra in questa seconda categoria: nessun evento ufficiale, nessuna celebrazione, nessuna ricaduta promozionale, nonostante il ruolo di capoluogo di provincia”.
“Non è una questione semantica, ma politica – afferma Marco Olzi, capogruppo di Fratelli d’Italia –. Un anno fa si è giocato sull’ambiguità delle parole. Oggi i fatti dimostrano che Cremona non è mai stata considerata una tappa”. Sulla stessa linea Cristiano Beltrami: “Gli altri capoluoghi avranno visibilità e iniziative, Cremona solo il passaggio dei tedofori. Questo non è un dettaglio tecnico, ma il segno di un’evidente debolezza istituzionale”.