Gentili e Morelli
premiati a Palazzo Pirelli
Consegnati riconoscimenti a Giacomo Gentili, campione del mondo di canottaggio, e agli atleti lombardi medagliati a Singapore lo scorso settembre. Tra loro anche Efrem Morelli
Giacomo Gentili per il canottaggio ed Efrem Morelli per il nuoto a Palazzo Pirelli: li ha premiati in due diversi momenti il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani per le medaglie conquistate ai Campionati mondiali di canottaggio a Shanghai e di nuoto paralimpico a Singapore.
Giacomo Gentili, cremonese di 28 anni, cresciuto alla Canottieri “Leonida Bissolati” di Cremona, a Shangai ha bissato l’oro conquistato sette anni fa, nel 2018 a Plovdiv in Bulgaria. Giacomo Gentili, oggi alle Fiamme Gialle, ha vinto l’oro mondiale con il lecchese Andrea Panizza, Luca Chiumento e Luca Rambaldi davanti a Gran Bretagna e Polonia. Un’impresa che arriva dopo la medaglia d’argento vinta alle Olimpiadi di Parigi 2024.
“Giacomo Gentili, insieme al suo compagno Andrea Panizza che abbiamo premiato a ottobre, è simbolo della Lombardia vincente – ha sottolineato il Presidente Romani -. Il canottaggio ha un legame particolare con la nostra storia e la nostra cultura: è uno sport di fatica, fisica e mentale, e la Lombardia con la fatica ha un rapporto particolare. È la fatica degli imprenditori e degli artigiani che ogni mattina si alzano con la voglia e la forza di portare avanti la loro impresa. È la fatica di tutti i lavoratori che hanno fatto e fanno della Lombardia uno dei motori d’Italia e d’Europa. La tenacia è una caratteristica dei lombardi e per Giacomo Gentili è stata l’ama in più che ha messo in acqua nella straordinaria impresa di Shanghai. Per questo Giacomo e i suoi compagni sono un esempio per i giovani”.
“La medaglia conquistata da Giacomo Gentili non è solo uno straordinario risultato sportivo – ha sottolineato il Consigliere regionale Marcello Ventura (Fratelli d’Italia), che ha promosso l’iniziativa -. È, innanzitutto, il punto di arrivo di un percorso che racconta il coraggio, la determinazione e la forza mentale di un atleta che si è preparato con costanza e impegno per arrivare pronto all’appuntamento con il Campionato Mondiale. Il canottaggio è una disciplina in espansione che coinvolge sempre più atleti, soprattutto giovani. Giacomo Gentili, con questo risultato e con la sua storia, è un punto di riferimento importante per il movimento e per l’intero territorio lombardo e un esempio in grado di dare un contributo determinate alla crescita e allo sviluppo delle nostre comunità e dei nostri ragazzi”.
Otto gli atleti premiati invece per il nuoto, provenienti da sette province (Bergamo, Brescia, Cremona, Monza Brianza, Milano, Pavia e Varese): Federico Bicelli (Polisportiva Bresciana NoFrontiere); Monica Boggioni (Pavia Nuoto); Federico Cristiani (Polha Varese); Gabriele Lorenzo (Polha Varese); Riccardo Magrassi (Briantea 84 Cantù); Letizia Milesi (Polisportiva PHB Bergamasca); il cremonese Efrem Morelli (Società Canottieri Baldesio di Cremona); Martina Rabollini (GSA Non Vedenti Milano).
“Cuore, coraggio e passione. Sono queste le “armi” con questi atleti dimostrano ogni giorno, negli allenamenti e in gara, che la disabilita non è più un ostacolo – ha sottolineato il Presidente Romani -. È questo il senso concreto della parola “inclusione”: bisogna crederci. Sempre. Un messaggio diretto alle persone diversamente abili, ma non solo. Il vostro coraggio è un esempio per tutti noi, nella vita privata e pubblica”.
“Questo straordinario risultato – ha evidenziato il Consigliere regionale Marcello Ventura (Fratelli d’Italia) che ha promosso l’iniziativa – dimostra il grande lavoro svolto dal movimento paralimpico. Questi campioni, con impegno quotidiano, sacrificio e passione, hanno dimostrato come lo sport sia uno straordinario strumento di crescita personale e collettiva. Le loro vittorie rendono orgogliosa la Lombardia e rappresentano un esempio di eccellenza, inclusione e valore umano”.
Giuseppe Bresciani, anche lui cremonese e delegato regionale della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico (FINP) ha sottolineato l’importanza dell’obiettivo agonistico senza dimenticare “l’impegno sociale e il percorso di recupero delle persone che hanno subito un infortunio sul lavoro. Attraverso lo sport diamo loro una seconda possibilità di reintegrarsi nella società e nel mondo del lavoro perché alleniamo le loro potenzialità e non guardiamo le disabilità della persona”.
