Cronaca

Fiaccola, partenza da Largo Moreni
e connect point al CR2 Sinapsi

Intanto continua la polemica politica innescata verso il Comune da Novità a Cremona e Fratelli d'Italia circa il peso istituzionale dell'amministrazione nei confrontri degli organizzatori del tour promozionale della fiaccola

La fiaccola olimpica (foto da: www.olympics.com)

Emergono nuovi dettagli sul coinvolgimento di Cremona nel passaggio della fiaccola olimpica di Milano Cortina 2026, dopo il confronto politico degli ultimi giorni. La città non sarà un semplice punto di transito, ma punto ufficiale di partenza di tappa: la fiaccola riprenderà il suo viaggio sabato 17 gennaio, di prima mattina, da Largo Moreni, per poi attraversare il centro storico e arrivare in piazza del Comune.

Accanto al percorso urbano, prende forma anche l’organizzazione logistica che accompagnerà l’evento. È stato infatti individuato CR2 Sinapsi, il centro nel Parco del Morbasco gestito dalla Fondazione Occhi Azzurri, come connect point della tappa cremonese. Qui farà capo la carovana della fiaccola: non solo i tedofori, ma tutte le figure operative che ruotano attorno al viaggio olimpico, in un momento di coordinamento e preparazione della partenza.

Una scelta che ha un valore che va oltre l’aspetto tecnico. Per Filippo Ruvioli, presidente di Fondazione Occhi Azzurri, il riconoscimento è significativo: “Una scelta importante che CR2 Sinapsi venga vissuto come un luogo di comunità oltre che di cura e di presa in carico delle famiglie, e questo ne dimostra la valenza sociale”. Il centro, già punto di riferimento per l’innovazione nei servizi alla persona, diventa così anche spazio simbolico di inclusione e partecipazione, in linea con i valori olimpici.

Il quadro complessivo conferma quanto indicato dall’Amministrazione comunale: Cremona sarà punto di partenza, subentrando nel percorso dopo l’arrivo della fiaccola a Piacenza il 16 gennaio.

Le precisazioni arrivate ieri dall’assessore Luca Zanacchi sulla visibilità di Cremona all’interno della grande kermesse dei giochi olimpici invernali, non sono bastate agli esponenti dell’opposizione (Portesani, Beltrami, Olzi) che avevano accusato di scarso peso istituzionale il Comune nei confronti degli organizzatori del giro della Fiaccola olimpica.

“L’attacco dell’assessore Zanacchi all’interrogazione delle opposizioni è grave nel metodo e nel merito. Interrogare la Giunta è un diritto e un dovere dei consiglieri comunali, non una concessione dell’assessore di turno. Abbiamo fatto ciò che ci compete – dichiara Alessandro Portesani, capogruppo di Novità a Cremona – utilizzando gli strumenti democratici previsti dallo Statuto e dal Regolamento. Interroghiamo perché l’Amministrazione, nei percorsi di partecipazione e nelle scelte strategiche, non coinvolge mai le opposizioni. Dovremmo forse leggere nel pensiero della Giunta?”

“Il punto è semplice: l’assessore è tenuto a rispondere alle interrogazioni, perché è parte del suo ruolo istituzionale. La reazione stizzita di Zanacchi – prosegue Portesani – dimostra che vive il Consiglio Comunale come un fastidio anziché un luogo di confronto, alla faccia di ‘Fare Nuova la Città’”. Secondo l’ex candidato sindaco si tenta di spostare l’attenzione sul fatto che Cremona non è una tappa della Fiaccola Olimpica Milano–Cortina 2026.

“Dovremmo gioire perchè la fiaccola passerà senza eventi, senza celebrazioni, senza visibilità?”, afferma Olzi, di Fratelli d’Italia. “Essere un corridoio non è un risultato, è una sconfitta politica”.

E Beltrami: “Qui non servono slogan né annunci trionfalistici. Servono spiegazioni serie su perché Cremona sia rimasta fuori e su come si sia potuto raccontare per un anno una realtà diversa”.

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