Cronaca

Chiusura del Giubileo, Napolioni:
"Abbiamo fatto il pieno di gioia"

Alcuni momenti della celebrazione di chiusura del Giubileo in Cattedrale a Cremona

Sarà il giorno dell’Epifania la chiusura ufficiale del Giubileo 2025 “Pellegrini di Speranza”, aperto da Papa Francesco e che Papa Leone concluderà appunto il 6 gennaio chiudendo la Porta Santa di S. Pietro. Ma in tutto il mondo, così come a livello della Diocesi di Cremona, il Giubileo si è chiuso il 28 dicembre, non un giorno a caso bensì la Domenica della Santa Famiglia.

La Chiesa cremonese ha celebrato questo momento  con una celebrazione diocesana presieduta dal vescovo Antonio Napolioni in Cattedrale di Cremona, con l’Eucaristia cui l’intera comunità diocesana ha preso parte (motivo per cui sono state sospese tutte le Messe vespertine). “Chiudiamo oggi il Giubileo” ha detto il vescovo “e magari qualcuno di voi sarà triste. Ma no. Con il Giubileo noi abbiamo fatto il pieno di gioia”

Per l’occasione è stato posto in presbiterio, come nei giorni di apertura del Giubileo, il Crocifisso di S. Omobono, scelto in diocesi come segno del Giubileo. L’antico crocifisso romanico davanti al quale, secondo la tradizione, il 13 novembre 1197 in preghiera adorante prostrato a terra morì il patrono Omobono Tucenghi, solitamente custodito nella chiesa di S. Omobono, per l’intero Anno Santo è stato eccezionalmente trasportato in Duomo e collocato nei pressi della Cappella della Confessioni, dove è stato ricavato uno spazio per la preghiera personale. Quasi 300 coristi, appartenenti a una ventina di scholae cantorum delle parrocchie delle diverse parti della diocesi hanno animato con il canto la liturgia in occasione del Giubileo diocesano delle Corali che si è vissuto proprio domenica 28. 

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